Kermechand Raghoebarsing, ministro dell'agricoltura del Suriname, non sta lasciando intentata alcuna manovra per conquistare un maggiore spazio commerciale per le banane nazionali sul mercato europeo. L'ultima iniziartiva del ministro è una visita a Ginevra - dal 18 al 20 settembre - presso la sede del WTO (Organizzazione mondiale del commercio), nel tentativo di rafforzare la posizione del Suriname come partner commerciale per i paesi europei importatori di banane. Il Suriname produce banane con il sostegno di alcune aziende britanniche e, pur facendo parte dei paesi ACP (Africa, Pacifico e Caraibi) - verso i quali l'Unione europea è in procinto di aprire il mercato delle banane a condizioni di favore - il Suriname aspira a conquistarsi una fetta di mercato più ampia, anche a scapito degli altri paesi ACP, oltre che dell'Ecuador.
L'Ecuador, come anche altri paesi produttori di banane sudamericani o del centro America, sarà infatti penalizzato dal mantenimento della tariffa di 176 euro/ton sul prodotto esportato verso i paesi europei, cosa per la quale è in atto una procedura di contestazione in sede WTO.
Da parte sua, il ministro del Suriname ha fatto leva su un'argomentazione di tipo etico, ricordando che il suo paese, a differenza di altri, vieta espressamente il lavoro minorile nelle piantagioni di banane. L'attuale export di banane dal Suriname ammonta a 80.000 casse la settimana.
Fonte: www.dbsuriname.com