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L′Italia si prepara alla Conferenza nazionale dell′Agricoltura (2008)


Si è tenuto al Campidoglio, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (sopra nella foto, mentre scambia qualche frase con il ministro Paolo De Castro), l'incontro su "Agricoltura, istituzioni e società", prima tappa del percorso verso la Conferenza nazionale dell'Agricoltura che si terrà nella primavera del 2008.

Nel suo intervento, il ministro dell'agricoltura Paolo De Castro (foto sotto) ha sottolineato come il sistema agroalimentare costituisca "uno dei principali pilastri della nostra economia e del nostro tessuto sociale". Purtroppo, sottolinea De Castro "i numeri rilevanti di questo sistema produttivo sono troppo spesso sottovalutati o non conosciuti dagli operatori della politica, dall'opinione pubblica e a volte dagli stessi attori della filiera."

"La filiera alimentare - ha dichiarato il ministro - offre una formidabile capacità di sviluppo economico. Il Made in italy alimentare è universalmente riconosciuto come elemento distintivo del nostro Paese. Un valore che offre ancora enormi spazi di sviluppo. Questo nostro patrimonio mi fa guardare con ottimismo alle sfide della globalizzazione."



Tra le politiche volte a sostenere lo sviluppo di questo settore, De Castro ha menzionato la tutela dei marchi contro ogni contraffazione, l'abbinamento tra agricoltura, territorio e turismo, la necessità di strategie per limitare i potenziali danni dei cambiamenti climatici, un metodo di confronto con gli attori del settore che renda le politiche agricole sempre più rispondenti alle effettive esigenze del settore.

Tra i temi che verranno affrontati in occasione della Conferenza nazionale dell'Agricoltura del 2008, il ministro ha elencato:

1. competitività e affermazione internazionale del Made in Italy agroalimentare e dei suoi riflessi sulle imprese, l'occupazione, lo sviluppo economico e territoriale;
2. sostenibilità ambientale, nuovi rapporti con i cambiamenti climatici, uso delle risorse idriche, delle energie rinnovabili e assetti territoriali e paesaggistici;
3. rapporti con i cittadini e consumatori per l'affermazione della sicurezza alimentare, della qualità e degli aspetti culturali legati al sistema agroalimentare.



Particolarmente ispirato anche l'intervento del presidente della Regione Puglia, Niki Vendola (ultimo sulla destra nella foto qui sopra), il quale ha richiamato gli elementi di fragilità del paesaggio rurale, chiedendo all'agricoltura "di incentivare la propria scelta strategica per il biologico e l'integrato, emancipandosi dall'abuso della chimica. Chiedendo alla pianificazione territoriale di investire massicciamente in riassetto idrogeologico."

Con riferimento alle agro-energie, Vendola ha dichiarato: "Sulla questione del rapporto tra agricoltura ed energia possiamo e dobbiamo compiere quel salto di qualità che punti nelle nostre campagne all'autoproduzione energetica e al risparmio energetico, attraverso l'implementazione delle bio-energie e delle bio-masse, secondo una prospettiva che sia quelle delle centrali di piccola taglia, ovvero quella della responsabilizzazione economica e sociale dei produttori. Rifiutiamo invece l'idea luciferina di un agrosistema che invece di produrre alimenti produca energia."

"La vera sfida è - sottolinea Vendola - nella parola "innovazione", che significa eco-sostenibilità, ma significa anche più ricerca, più scienza, più cultura nel ciclo complesso dell'agro-alimentare. A volte l'innovazione consiste nel disseppellimento dell'antico, per esempio dei saperi ricchi di chi, nei millenni, coltivava i campi rispettando la morfologia dei terreni e sviluppando cognizioni multidisciplinari."

Fonte: AgraPress