USA: niente etichette con indicazione di benefici anti-tumorali per i pomodori
La FDA, dopo aver esaminato le diverse ricerche sul tema, ha concluso che esiste "un'evidenza assai limitata" a supporto di un'associazione benefica tra consumo di pomodoro e riduzione del rischio di sviluppare diverse forme di tumore, come quelli alla prostata, gastrici o pancreatici. Perfino sul licopene - l'antiossidante "principe" contenuto nei pomodori - la FDA è stata ancor più scoraggiante, affermando che non esista "alcuna evidenza credibile" delle sue proprietà anti-tumorali.
Ciò vuol dunque dire che mangiare pomodori non faccia bene alla salute? Assolutamente no, replicano i ricercatori. In particolare quando si parla di tumore alla prostata, il consumo di pomodori può effettivamente apportare benefici. Certamente non tutti i tipi di pomodoro e il licopene in essi contenuto hanno i medesimi effetti su tutti i tipi di tumore alla prostata, ma possono rallentare la crescita delle tipologie di cancro più aggressive e a stadio avanzato. "In questi casi ci sono riscontri su un effettivo contributo positivo del licopene", ha spiegato il Dott. Edward Giovannucci, professore di epidemiologia e nutrizione alla Harvard School di sanità pubblica e principale autore di uno studio realizzato nel 2002.
Insomma, il parere negativo della FDA non impedirà certo a ricercatori e ad associazioni come la American Cancer Society di continuare a raccomandare a tutti - malati di cancro e non - di consumare assiduamente frutta e verdura come misura preventiva, seppur soggetta a variabilità individuali di caso in caso. "Non si tratta solo di prevenire il cancro - spiega Marji McCullough dell'associazione americana per la lotta ai tumori - Mangiare pomodori, come anche introdurre regolarmente frutta e verdura nella nostra dieta, serve a stare meglio in generale."
Fonte: Time.com