Argentina: il business per gli agrumi è concentrato in Europa
Egli ha dichiarato: "Le esportazioni di quest'anno sono state allo stesso livello dello scorso anno. Ci sono stati alti e bassi nelle spedizioni. I costi interni (lavoro, materia prima, confezioni e tasse) e i costi esterni (trasporti) stanno continuamente aumentando, ma la sopravvalutazione dell'euro sul dollaro consente di ricavare margini maggiori dalle esportazioni verso l'UE."
Parravicini consiglia perciò di concentrarsi sui mercati con i prezzi migliori e di controllare aspetti quali la tracciabilità e l'efficienza delle spedizioni, dato che, vista l'equivalenza tra peso argentino e dollaro americano, la valuta da sola non costituisce un fattore competitivo. L'organizzazione del settore è comunque necessaria per conciliare gli aspetti relativi alla qualità del prodotto con quelli legati ai prezzi.
Un recente rapporto della UIA (Unión Industrial Argentina) ha concluso che uno degli elementi decisivi nella strategia per l'export di agrumi dalla regione del Tucuman è la concentrazione sul mercato europeo. Ulteriori opportunità sono segnalate con riferimento ai mercati cinese, giapponese e statunitense. I produttori devono però superare qui le barriere fitosanitarie, cosa che consentirebbe di aumentare le esportazioni di circa 100.000 tonnellate all'anno.