Palermo: inflazione oltre la media nazionale
Così capita che un chilo di pomodori, che l'agricoltore vende a 0,40 centesimi (il prezzo battuto nel più grande mercato siciliano, quello di Vittoria), al consumatore arrivi a costare non meno di un euro nei mercati rionali palermitani, 1,80 se ci si rivolge ai tanti fruttivendoli della città.
Per i produttori la colpa è dei commercianti. Per questi ultimi invece, sono i costi di gestione che portano i prezzi alle stelle. Di certo c´è che mancano i controlli su una filiera troppo lunga. Le patate, per esempio, sono aumentate del 14,3 per cento: un chilo costa oggi in media 1,20 euro, lo scorso anno appena un euro.
"Questo aumento dei prezzi è inspiegabile - attacca Carmelo Gurrieri, presidente della Cia, la confederazione degli agricoltori - visto che non c'è stata alcuna diminuzione della produzione e nei grandi mercati ortofrutticoli i prezzi sono sempre più bassi."
"Registriamo rincari tra i prezzi al produttore e quelli al consumatore anche del 300% - aggiunge Aldo Mattia, direttore della Coldiretti - Occorre controllare tutta la filiera. La Regione ha istituto nel 2005 un osservatorio sui prezzi. Peccato non si sia mai riunito."
I prodotti di stagione sono quelli più a rischio aumenti, come per esempio le albicocche, quotate 1,10 euro/kg al mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Palermo e poi offerte al dettaglio per prezzi compresi tra 2-2,80 euro/kg.
Fonte: L'Espresso