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Effetti della tolleranza europea sui limiti di contaminazione da OGM nei prodotti bio

Roma - Qualcuno ha detto che il battito delle ali di una farfalla in un emisfero del mondo, possa provocare un uragano nell'altro emisfero. Prendiamo per esempio la decisione dell'Unione Europea di consentire una soglia dello 0,9% di contaminazione da organismi geneticamente modificati anche nei prodotti da agricoltura biologica. Ebbene, questa decisione sta riflettendosi dall'altra parte del pianeta, in Nuova Zelanda, dove invece la legge in vigore ha tolleranza zero per gli OGM.

I neozelandesi ritengono di poter trarre beneficio da questa situazione, affermando che il loro settore bio - il più veloce al mondo come tassi di crescita - troverà ampio mercato tra i consumatori europei, decisamente contrari agli OGM.

Anche l'applicazione degli standard di certificazione BioGro, che non tollerano contaminazione da OGM e che sono già richiesti da alcune catene di distribuzione inglesi, potrà favorire quegli attori che si presenteranno sul mercato con prodotti bio assolutamente "immacolati" da ogni tipo di contaminazione genetica.