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Con reportage fotografico esclusivo di 38 immagini

Giovanni D'Agati racconta il Mandarino Tardivo di Ciaculli



La Sicilia è una delle regioni più importanti in Italia per quanto attiene la produzione di agrumi, con un'ampia e variegata offerta di prodotto. Tuttavia, tra le tante tipologie di arance e limoni, prodotti in diverse aree dell'isola, la mandarinicoltura siciliana è invece ristretta ad un unico ambito geografico, quello della fascia pedemontana dei rilievi che circondano Palermo, nella zona di Ciaculli.


(Foto: FreshPlaza)

Qui, la Redazione di FreshPlaza Italia ha incontrato Giovanni D'Agati, un imprenditore che, dopo una lunga esperienza nel settore della ristorazione, ha legato la sua vita alla produzione e commercializzazione del Mandarino Tardivo di Ciaculli, diventando presidente dell'omonimo Consorzio.

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"Nella zona che circonda Palermo - spiega Giovanni - nota anche come Conca D'Oro, l'agrumicoltura risale alla fine dell'800. Solo nei primi decenni del 1900 si passò alla coltivazione quasi esclusiva del mandarino Avana, che presentava un ciclo produttivo da ottobre a gennaio. Negli anni '50 però venne individuata una gemmazione spontanea su una pianta di mandarino sita in zona Ciaculli, la quale diede vita a quello che sarebbe diventato il nostro Mandarino Tardivo".


(Foto: FreshPlaza)

La mutazione naturale, infatti, presenta una fioritura e invaiatura dei frutti intorno a marzo/aprile, molto più tardi rispetto al tradizionale mandarino Avana. "Il vantaggio dal punto di vista commerciale fu subito evidente: non c'era concorrenza sul mercato nel periodo di produzione del Mandarino di Ciaculli e coloro che lo producevano potevano certamente dirsi benestanti, nonostante gli elevati costi derivanti dalla tipica coltivazione mediante terrazzamento sulle scoscese pareti montane", spiega ancora Giovanni.

Un'età dell'oro arancione che durò tuttavia soltanto fino alla fine degli anni settanta. "Negli anni ottanta, la concorrenza sul mercato divenne tale che i mandarini si gettavano via - dice Giovanni - E la tendenza fu peggiorata dalle politiche di compensazione al reddito dei produttori, basate su aspetti puramente quantitativi. Inoltre, il continuo affidamento della merce nelle mani di intermediari interessati solo al proprio tornaconto, ridusse il reddito dei produttori ad una miseria. E' a quel punto che ci siamo detti: adesso basta!". Nacque così l'esigenza di consorziarsi.

Al Consorzio del Mandarino tardivo di Ciaculli aderirono inizialmente 9 soci produttori, ma via via la base sociale si è andata allargando e oggi il Consorzio dà lavoro complessivamente a 400 persone. Giovanni D'Agati (nella foto), nella sua veste di presidente, ha imposto a tutti i conferitori un rigoroso metodo di conduzione delle aziende, sia dal punto di vista produttivo sia da quello della legalità: "La prima cosa che chiedo ai miei soci è di mettersi in regola con tasse, contributi e regolarizzazione dei lavoratori. In secondo luogo, la produzione va condotta secondo determinati criteri. In terzo luogo, la liquidazione ai soci avviene su base strettamente meritocratica, direttamente proporzionale alla qualità del prodotto conferito presso la nostra stazione di confezionamento".

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(Foto: FreshPlaza)

L'esigenza di qualità scaturisce dalla semplice constatazione che il Mandarino Tardivo di Ciaculli non è un prodotto generico, bensì una specifica varietà sulla quale il Consorzio "mette la propria faccia", rispondendo in prima persona alle esigenze della GDO (Grande Distribuzione Organizzata). "Produciamo ogni anno tra 3.000 e 4.000 tonnellate di mandarini, venduti sia in foglia sia senza foglia. Oltre al mercato italiano, il prodotto viene richiesto in Grecia, prevalentemente in foglia, e sui mercati dell'Europa dell'est. Chiaramente, in un mercato ormai avvezzo alla clementina senza semi, un mandarino come questo, dotato di sapore eccezionale ma pur sempre con presenza di semi nella polpa, incontra qualche difficoltà in più. Quello che servirebbe è far riscoprire ai consumatori i sapori autentici della nostra tradizione".

Contatti:
Giovanni D'Agati - Presidente
Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli"
Tel. e fax: +39 916301769
E-mail: info@tardivodiciaculli.com
Web: www.tardivodiciaculli.com