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Il prodotto estero non e' sufficiente

Carciofo: domanda nettamente superiore all'offerta

AAA cercasi carciofi, meglio se italiani. E' un po' questo il sunto della situazione di mercato. Da una parte va messo in conto - tranne qualche eccezione - un andamento della campagna siciliana letteralmente disastroso (cfr. FreshPlaza del 16/01/2019) ma anche altrove le cose non pare vadano meglio. Si registra una forte carenza di prodotto sui mercati e anche le partite estere non riescono a soddisfare la domanda. Langue il prodotto pugliese e quello dell'area di Battipaglia-Capaccio per via del freddo che ha rallentato la crescita dell'ortaggio.

Così a FreshPlaza Giuseppe Ventura, dirigente de La Zucca Rossa, operante presso il mercato all'ingrosso di Napoli (CAAN). "In Egitto si registrano problemi in termini di trasporto da inizio mese: sia per via del maltempo che ha rallentato la navigazione (il carciofo egiziano arriva via mare in Italia, come riferisce l'operatore, ndr) sia per lo sciopero dei lavoratori portuali che terminerà oggi 17 gennaio. La Tunisia è invece presa d'assalto al momento, ma i quantitativi non sono sufficienti a soddisfare l'intera domanda italiana. I prezzi del carciofo tunisino si aggirano su 0,52-0,53 euro alla partenza".

Secondo Giuseppe, questa situazione rimarrà tale per tutto il mese di gennaio e per la prima metà di febbraio. Poi, salvo gelate, dovremmo rivedere quantitativi sufficienti di prodotto pugliese e campano. "In base a quanto riferito dai miei fornitori - conclude l'operatore - non si sono registrate gelate finora né in Puglia né nell'area di Battipaglia-Capaccio, ma per via del freddo gli ortaggi crescono a rilento".