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Maltempo e grandine: i sacrifici di un anno distrutti in pochi minuti

"La grandine quest'anno ci sta facendo capire che è giusto investire sulle strutture protettive. Non si possono investire tanti soldi e, in due minuti, perdere un intero raccolto. Le assicurazioni aumentano ogni anno e, con i volumi prodotti, bastano tre-quattro anni per ripagarsi una struttura che dura 20 anni e una rete che ne dura almeno 10".

Questo il commento rilasciato a FreshPlaza da un produttore pugliese di drupacee a seguito delle ultime grandinate e piogge registrate in Puglia e altre aree italiane, come Basilicata, Piacentino e provincia di Arezzo. Già la settimana scorsa, avevamo parlato dei danni in Romagna (cfr. FreshPlaza del 18/05/2018).




Il 30% del pomodoro da conserva non può essere piantato nel nord Italia a causa della pioggia non stop di maggio, che ha reso inaccessibili i terreni. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del maltempo con precipitazioni anomale che hanno sconvolto i cicli colturali nelle campagne. A macchia di leopardo nella Penisola si sono verificati ristagni idrici importanti. Danni si registrano per gli ortaggi e le verdure.


"Tra le piante da frutto, soffrono particolarmente le ciliegie che si spaccano con la pioggia; ma dalle albicocche alle pesche, dalle nettarine fino alle susine il clima impazzito – precisa la Coldiretti – ha provocato la perdita di un frutto su quattro per il crollo dei raccolti con gelate e grandine". In Italia, la Coldiretti stima un raccolto di pesche in calo di oltre il 20% nel Mezzogiorno e del 15% al nord e una produzione inferiore rispetto allo scorso anno compresa tra il 10 e il 30% per le ciliegie, ma con pezzature più grandi e di migliore qualità.

Questo è il danno causato dalla grandine a Nova Siri in data 21 maggio

"Ridotta anche – precisa la Coldiretti – la disponibilità di susine, mentre ci saranno circa il 20% di albicocche in meno nei frutteti in Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Piemonte e Calabria".




Puglia
Piove sul bagnato in Puglia, dove la perturbazione, partita dalla provincia di Foggia, si è allargata alla provincia di Bari e si sta estendo, con rovesci alternati a schiarite, al Salento.

"Pioggia incessante, allagamenti, grandinate hanno messo a dura prova le campagne pugliesi, dove l'eccezionale ondata di maltempo sta pregiudicando sia le attività di raccolta che di messa a dimora delle colture. In provincia di Foggia, allagate anche le piante di meloni ad Apricena, oltre ai disastrosi effetti sugli ortaggi, sulle piantine di pomodoro appena trapiantate, sull'asparago a fine raccolta e sulle ciliegie, a Foggia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Amendola", denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.




"Il maltempo non dà tregua - aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - e ha colpito anche la provincia di Bari, dove sono le ortive in pieno campo ad avere la peggio e, a causa dei terreni inaccessibili, risulta di fatto bloccata la raccolta delle patate".

Coldiretti Foggia chiede che vengano effettuati senza indugio i rilievi in campo da parte dei tecnici dell'Assessorato all'Agricoltura, in modo da accertare il danno. Intanto, si attende che la Giunta regionale dichiari lo stato di calamità per gli effetti sulle colture causati dal maltempo dei mesi scorsi.



"La Puglia convive da sempre con un vero e proprio paradosso idrico. Da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi – denuncia Coldiretti - Dall'altro è colpita da alluvioni, grandinate e piogge torrenziali".




I sacrifici di un anno distrutti in pochi minuti - Le foto (prese dalla Pagina Facebook della Cia) si riferiscono a quanto accaduto il 22 maggio 2018, in provincia di Foggia, ma ci sono segnalazioni che arrivano anche dal tratto di territorio compreso tra Lavello, Minervino e Canosa con la distruzione di gran parte dei vitigni e della quasi totalità di pomodoro e ortaggi.

Situazione critica anche in Basilicata. Come riporta lasiritide.it, la grandine che si è abbattuta in diverse zone della Regione è stata talmente abbondante da sembrare neve. Danni ingenti si sono registrati finora su albicocche: decine di ettari colpiti e gran parte della raccolta perduta.

Campi allagati nel Piacentino
Continua l'ondata di maltempo nel Piacentino. Dopo le forti grandinate di aprile in val Tidone e la bomba d'acqua della scorsa settimana nella zona di Bettola, sul territorio si è abbattuta una violentissima precipitazione provocando molti allagamenti nei campi, con forti timori da parte degli agricoltori in merito alle possibili conseguenze per le produzioni. "Tra le zone più colpite – spiega Coldiretti Piacenza – ci sono quelle alle porte della città, con le piantine di pomodoro completamente inondate. A rischio ci sono sia le colture già in campo, sia quelle che devono ancora essere trapiantate. Inoltre se nei prossimi giorni, come indicano le previsioni, si assisterà ad un rapido innalzamento delle temperature, le piante potrebbero vivere una situazione di forte stress per i continui sbalzi climatici".

I timori riguardano anche le ciliegie: "Quelle già mature sono compromesse, la pioggia è incessante e le nostre preoccupazioni riguardano anche quelle in maturazione - afferma Fausto Maffini, produttore di Villanova - A ciò si aggiungono i gravi danni provocati nell'ultimo periodo dagli storni e dai corvi, che causano uno scempio sulla frutta primaverile".

Agricoltura sott'acqua nella provincia di Arezzo
Come riportato da lanazione.it, Natalino Bartoli titolare dell'Azienda Agricola "L'Ortolano della Valdichiana" con sede a Castiglion Fiorentino, ha dichiarato: "E' una situazione veramente drammatica quella che si è venuta a creare a causa della pioggia battente, che ci ha rovinato tutti i primi trapianti dei nostri ortaggi e quindi, di conseguenza, ha fatto slittare il lavoro di un mese. Per venti giorni non abbiamo potuto fare niente, perché i campi erano sempre bagnati. Oltre ai temporali, abbiamo avuto anche delle grandinate che hanno ulteriormente compromesso il nostro lavoro, facendoci perdere un mese e mezzo di vendite, la bietola ad esempio era quasi pronta; pioggia e grandine insieme l'hanno completamente spaccata, facendola risultare del tutto rovinata e quindi invendibile".