Limone siciliano: qualita' e servizio creano nicchie sui mercati europei
"Rispetto alla precedente annata, all'inizio di questa stagione abbiamo subìto maggiormente la concorrenza di Spagna e Turchia perché hanno registrato quantitativi superiori. E il limone siciliano partiva da una base di prezzo all'industria abbastanza alto, circa il 100% in più rispetto alla merce estera".
Carta vincente: cercare di offrire sempre più qualità e servizio, andando a creare nicchie di mercato in Europa. "A quel punto optare per il nostro prodotto è una scelta volontaria basata sulle qualità organolettiche dei nostri limoni. Spendere qualcosa in più per un agrume qualificato non pare essere un problema".
Foto: vivilimone.it
Se si parla di limone biologico, a detta dell'operatore, a farla da padrone come destinazioni sono Francia, Svizzera, Austria e Germania. "In questo caso risultiamo superiori alla Spagna, in termini sia di qualità sia di prezzo". Per il convenzionale, si parla invece di limitate fette di mercato, in diverse nazioni europee, che crescono. "Una volta arrivavamo a colmare i gap di prodotto, ora abbiamo un piccolo spazio ma costante. Questo è significativo in quanto vuol dire che stiamo recuperando mercati che in passato avevamo perso".
Non rimaniamo solo in Europa. "Anche da Emirati Arabi Uniti e Paesi musulmani stanno richiedendo molto prodotto. E' appena partito il Ramadan, che terminerà a metà giugno, e la domanda di limoni è molta elevata. Per noi non sarà facile soddisfare la richiesta, in quanto in questo periodo dell'anno non abbiamo una tale disponibilità di limone. Scarsa offerta si traduce in aumento della domanda e i prezzi lievitano giorno dopo giorno. E' legge di mercato".