Un produttore italiano avvia una produzione di nicchia in Albania
"Appena dopo la crisi del Kossovo, nel 2000, mentre mi occupavo di affari politici in Albania, ho incontrato la donna che presto sarebbe diventata mia moglie e da allora il mio amore per lei e per il suo paese non mi ha mai abbandonato - ha spiegato Davide - L'anno scorso, dopo avere vissuto in tutto il mondo, abbiamo deciso di tornare in Albania dall'Italia, con la ferrea determinazione di diventare un ingegnere agricolo".
Davide ha spiegato di essere stato fortunato a incontrare un "simpatico ragazzo con molta terra" e con poca esperienza negli affari e senza contatti internazionali; così i due hanno deciso di formare insieme una società (attualmente in corso di legalizzazione) con l'obiettivo di produrre "prodotti di nicchia" per il mercato europeo.
La coppia di imprenditori ha dato inizio all'attività producendo in questa stagione i carciofi violetto di Brindisi/francesino su 12 ettari di terra e ha deciso di concentrarsi sulla produzione di bacche di Goji il prossimo anno.
"Attualmente stiamo vendendo i nostri carciofi violetto di I classe (> 200 grammi ciascuno) sul mercato italiano, ma ci piacerebbe espandere la produzione e trovare grossisti per il mercato inglese per il nostro raccolto di novembre. Il nostro primo raccolto ammonterà a circa 1 milione di capolini. I carciofi sono un modo perfetto per, come si suol dire, scaldare i motori, dal momento che questo ortaggio è rustico e robusto e poi abbiamo un altro vicino italiano che produce carciofi che è disposto a fornirci i germogli di cui avevamo bisogno per cominciare la piantagione".
"Se si considera che abbiamo 150 ettari in tutto, si può facilmente comprendere quanto questo lotto iniziale di terra sia solo l'inizio" ha commentato Davide.
La giovane società produttrice si impegna a insegnare ai giovani agricoltori come incrementare il proprio reddito producendo prodotti più redditizi, e non limitandosi alla frutta e verdura, ma comprendendo anche piante e fiori. Attualmente l'Albania importa il 95% di ciò che coltiva dai Paesi Bassi.
Davide ha concluso: "Al momento stiamo lavorando alla certificazione biologica di tutti i nostri prodotti, che dovrebbe essere completata nell'arco di due anni".
Per maggiori informazioni:
Davide Chiavegatti
Email: davidechiavegatti@hotmail.com
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