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Agricoltura verticale urbana: anche le pesche in futuro

Nelle fattorie verticali finora abbiamo coltivato prevalentemente lattuga, ma le cose potrebbero presto cambiare, soprattutto grazie a delle gustose pesche. Perché la sfida non è tanto riuscire a far crescere una pianta senza terreno, questo l'idroponica lo fa da tempo, ma rendere economicamente vantaggioso farlo. Ed è qui che entrano in gioco Matt Barnard e la sua Plenty.

Questa start up punta a coltivare oltre 400 varietà diverse di piante, dalle carote alle fragole, senza pesticidi o erbicidi, e nemmeno terreno e sole a dirla tutta, bastano i LED. Tra queste spicca particolarmente la pesca, un frutto molto lontano dai classici coltivati in idroponica, costoso, ma assolutamente di riferimento se si vuole capire come funziona questo settore.



Matt Barnard sostiene che le fattorie verticali non saranno mai la soluzione alla fame nel mondo, ma potrebbero essere una tessera del complicato puzzle. Aumentare l'efficienza del sistema, per contenere l'impatto ambientale ed economico, dovrebbe riuscire a trasformare anche la pesca in un prodotto conveniente da coltivare con questo metodo innovativo. E quello sarà il segnale che le coltivazioni verticali saranno maturate completamente.
Data di pubblicazione: