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Il virus New Delhi si diffonde in Marocco

Negli ultimi anni il virus New Delhi ha causato gravi problemi ai produttori in Spagna e Italia. Ora è stata confermata la sua presenza anche nelle colture marocchine.

Negli ultimi anni il virus New Delhi (ToLCNDV) ha causato gravi problemi in Italia, Spagna e Tunisia e in vari paesi asiatici. In Sicilia ha devastato campagne di zucchine (cfr. FreshPlaza del 24/10/2017), ad Almeria ha ritardato gravemente i raccolti (cfr. FreshPlaza del 16/11/2017) e sono state osservate gravi infezioni nei pomodori coltivati in tunnel di plastica riscaldati nella zona meridionale della Tunisia.

La European and Mediterranean Plant Protection Organization-EPPO conferma che sintomi simili a quelli causati dal virus New Delhi dell'accartocciamento fogliare del pomodoro (Begomovirus, ToLCNDV, dalla lista di allerta di EPPO) sono stati rilevati nel 2017 nelle colture di zucchine (Cucurbita pepo) vicino ad Agadir e Taroudant, in Marocco. In un rapporto si legge: "L'incidenza della fitopatia era significativa, con gravi sintomi del mosaico giallo, accompagnati dall'accartocciamento fogliare e da ruvidità della buccia dei frutti. Le piante infettate hanno prodotto meno frutti e di dimensioni più piccole rispetto alle piante sane e nella maggior parte dei casi sono state osservate anche spaccature nei frutti".

Sono stati raccolti dei campioni di foglie dalle piante di zucchine affette dalla fitopatia (9 campioni prelevati vicino ad Agadir e 6 vicino Taroudant) e sono stati testati con test molecolari (test PCR con primer generici e specifici). I risultati hanno confermato la presenta di ToLCNDV in tutti e 9 i campioni di Agadir e in 4 dei 6 campioni prelevati a Taroudant. Questa è la prima volta che il virus è rilevato in Marocco.



ToLCNDV
Il virus ToLCNDV è trasmesso dalla Bemisia Tabaci in modo costante. Inizialmente il virus è stato individuato nei pomodori, poi in altre solanacee come melanzane, peperoni e patate. ToLCNDV può infettare anche le cucurbitacee, tra cui melone d'inverno (Benincasa ispida) meloni e angurie, cetrioli, zucche, zucchine. In Spagna il virus è stato individuato nelle colture di meloni (Cucurbita melo, C. melo, varietà Flexuosus), zucche (C. pepo) e cetrioli (Cucumis sativus), ma non nei pomodori a quanto pare. In Tunisia il virus ToLCNDV è stato trovato solo nelle colture di cucurbitacee. Il virus ToLCNDV è presente nella lista d'allerta di EPPO.

Non si sa se il virus si trasmetta tramite contatto o con le sementi. "Il problema maggiore nella gestione di questo virus è il fatto che l'insetto infetta le piante in tutto il suo ciclo vitale e lo passa alla sua progenie, diventando così un vettore inarrestabile". Le misure di controllo contro il ToLCNDV sono molto limitate e si affidano principalmente al controllo degli aleurodidi, alla coltivazione in serre a prova di insetto, all'eliminazione delle piante infette ed evitando le cultivar più suscettibili.

ToLCNDV in Marocco
In molti paesi mediterranei, tra cui il Marocco, le condizioni ambientali sono favorevoli per le colture di cucurbitacee e pertanto tali colture sono di interesse economico. In Marocco la superficie seminata con colture orticole, tra cui quelle di cucurbitacee, è aumentata a 260mila ettari nel 2011, con una produzione annuale di 7 milioni di ton, 750mila delle quali destinate all'export. Sfortunatamente negli ultimi quattro anni la produzione di cucurbitacee in molti paesi è stata ridotta dall'infezione con il Begomovirus a genoma bipartito del virus New Delhi dell'accartocciamento fogliare del pomodoro (ToLCNDV).

Rifornire il pianeta
Il Marocco è uno dei principali fornitori dell'Unione Europea in termini di verdure fresche. Pomodori, patate e cipolle sono i principali prodotti di verdure esportati dal Marocco in UE. Nei primi sei mesi del 2017 il valore totale delle esportazioni è stato di 551,8 milioni di euro, rispetto ai 470,6 milioni di euro dell'anno precedente.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: