Sara' l'anno della Basilicata ortofrutticola
Nutrito gruppo di partecipanti all'incontro
"E' stato un incontro costruttivo - spiega a FreshPlaza Luca Braia - incentrato sul tema delle filiere. Vogliamo continuare a rafforzare il sistema ortofrutticolo lucano ascoltando gli imprenditori e le Op. Abbiamo tutte le carte in regola per rendere richiesti i nostri prodotti, per far sì che frutta e verdura della Basilicata siano riconoscibili e ricercate dai consumatori".
Primo da destra, l'assessore Braia
La richiesta è stata quella di una maggiore capacità di integrazione fra Metaponto e Lavellese, in modo da collaborare di più e avere maggiori masse critiche dedicate all'esportazione. Ma non solo: Orogel, tramite la cooperativa Arpor, ha illustrato la volontà di ampliare il proprio stabilimento in modo da confezionare in loco tutto il fresco raccolto dai soci locali.
Anche Apofruit ha intenzione di impegnarsi ancora di più sul territorio rafforzando le filiere dei piccoli frutti e delle fragole. "Diversi imprenditori - aggiunge Braia - sono decisi a investire risorse proprie e la Regione, attraverso il Psr, può integrare l'investimento con fondi destinati allo sviluppo".
Serre in Basilicata
"La Basilicata è proiettata al 2019 - aggiunge l'assessore - quando, grazie a Matera capitale culturale, avrà i riflettori di tutto il mondo puntati su di essa. E non vogliamo farci trovare impreparati specie sul fronte turistico, agricolo e agroambientale. I prodotti della terra rappresentano il biglietto da visita e un veicolo divulgativo incredibile per la nostra terra. I produttori di frutta e verdura e delle altre tipicità del territorio devono trarre vantaggio da queste opportunità, come quella del 2018, anno dedicato al cibo".
"In 5 anni investiremo 100 milioni sul settore del biologico - conclude Braia - per dare una sterzata definitiva alle nostre produzioni e renderle comunque sempre più apprezzate e riconoscibili".