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Limoni siciliani, mercato stabile. I produttori sono ottimisti

La campagna agrumicola in questi giorni può dirsi giunta all'apice della produzione. Per fare il punto della situazione abbiamo interpellato Salvatore Scarcella, presidente di una delle maggiori cooperative (C.A.I. - coop agricoltori ionici di Furci Siculo - ME) impegnate nella produzione di limoni.


Foto di repertorio

"La campagna agrumicola, cominciata ormai circa un mese fa - dice Scarcella - procede in maniera tranquilla. Si è già conclusa la produzione con annessa commercializzazione di limone Interdonato, per risultati piuttosto buoni. In questo periodo ci si è concentrati sulla produzione del limone Primofiore; si è riusciti, a prezzi equi, a selezionare più facilmente il prodotto da destinare alla commercializzazione, cosa che speriamo di fare ancora meglio nei prossimi mesi".


Salvatore Scarcella

"Ad oggi la superficie coltivata è di circa 500 ettari - continua il presidente della Cooperativa Agricoltori Ionici C.A.I. - ma le nostre aspettative sono di una crescita ulteriore nel tempo, per riuscire a commercializzare merce ancora migliore di quella attualmente a nostra disposizione".

Mercati e concorrenza
Elementi importanti al fine della valutazione della campagna commerciale sono rappresentati dai mercati esteri e dalla concorrenza. Vediamo da vicino come si comporta il limone interdonato primofiore e quali sono le sue prospettive.

"Per quanto riguarda il mercato, possiamo dire che il nostro limone si sta consolidando e sviluppando in diversi paesi, come ad esempio in Europa dell'Est - spiega Scarcella - La vendita si è inoltre consolidata in Germania, specialmente nell'ultimo periodo, e miriamo a sviluppare l'export in paesi come Inghilterra e Francia. Siamo consapevoli che non mancano i concorrenti esteri, specialmente spagnoli e argentini, i quali già detengono un'ampia fetta di mercato agrumicolo".

Tendenza delle vendite e domanda del limone siciliano

La domanda del limone siciliano è piuttosto stabile e, dato che la campagna è in pieno svolgimento, i produttori sono ottimisti: "le performance tenderanno sicuramente a crescere".



"Riteniamo, infine, che la qualità del limone siciliano con il suo profumo, ottima quantità di succo e presenza di ghiandole oleifere nella buccia - conclude il manager - conferisca maggiore pregio al nostro prodotto rispetto a quello dei paesi concorrenti; la C.A.I. mira perciò a commercializzare un limone superiore e speriamo che la fascia di clientela cui ci rivolgiamo sia consapevole dell'acquisto che fa. Poter portare in tavola un limone vero, è una fortuna che pochi hanno".

Non a caso, le migliori produzioni di limone siciliano sono appannaggio esclusivo dell'export, mentre sul mercato interno rimangono spesso articoli di importazione, oggettivamente di qualità inferiore.