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Attualmente i prezzi al produttore variano fra 0,70 e 1 euro al kg

Estate da dimenticare per il fagiolino, ora in ripresa

Le alte temperature dal 15 luglio 2017 in avanti hanno abbassato drasticamente la produttività del fagiolino. Quando il termometro si è avvicinato ai 40 °C (talvolta superandoli), le piante hanno perso i fiori e la Plv delle aziende è crollata. Stiamo parlando della zona di produzione orientale dell'Emilia-Romagna, ma il discorso vale anche per le altre aree produttive.



Un operatore commerciale del settore ci spiega che, in pratica, dal 15 luglio al 31 agosto la produzione è stata minima e relegata presso le aziende più professionali che sono riuscite, con un costante monitoraggio delle condizioni in campo e una puntuale irrigazione, a salvare l'allegagione.



"Ora si sta rientrando alla normalità - aggiunge l'operatore - sia per quanto riguarda le quantità, sia per la qualità. Anche i prezzi sono buoni, attorno a 0,70-1 euro al kg al produttore, ma le produzioni lorde vendibili per molti agricoltori non sono elevate, per via delle rese al di sotto delle aspettative".


Ammanchi nella germinazione, dovuti alla siccità

I prezzi più alti sono quelli che ottengono le partite migliori, quasi perfette precisa l'operatore commerciale, e si tratta di quantitativi ancora limitati. Il mercato si è risvegliato dopo il 15 agosto e oggi è piuttosto attivo. Molto recettivi sono i Mercati all'ingrosso, ma anche la Gdo cerca buon prodotto confezionato.