A Policoro meloni gratis in piazza: la crisi di mercato non perdona
Prodotto pregiato che aveva da poco ritirato da un magazzino a cui l'aveva conferito affinché lo vendesse per suo nome e conto sui mercati nazionali o esteri. "Invece - ha spiegato l'agricoltore amareggiato - il grossista mi ha chiamato e mi ha pregato di ritirare la mia partita di meloni perché non era riuscito a venderli. In nessun mercato d'Italia è stato possibile piazzare la merce da me prodotta. Allora, invece che gettare sotto terra questo ben di Dio,perché non regalarlo? Ed eccomi a invogliare la gente a venire a ritirare gratis la frutta".
Gente un po' titubante, forse incredula, di fronte a tale offerta: "Perché le persone capiscono la mia sofferenza. Non è possibile cedere gratuitamente il frutto del proprio sudore".
Quanto ci ha rimesso il coltivatore di Scanzano Jonico? "Ci ho rimesso - ha risposto - solo per i meloni circa 5.000 euro. Ho messo a produzione circa 30 are del mio podere e ho prodotto 50 quintali. Tutto perduto. Ma quest'anno sono andate male anche le albicocche, le pesche e le nettarine. Molti miei colleghi sono nelle stesse mie condizioni. La crisi di mercato è stata terribile".
L'anno prossimo continuerà a produrre meloni? "Ridurrò sicuramente la superficie coltivata. Ma se non produciamo nulla cosa facciamo? Da noi si sta ripetendo quel che ho visto in Emilia Romagna una decina di anni fa: taglio di frutteti, abbandono di colture e di terre".