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La frutta lasciata marcire sugli alberi e' una sconfitta per tutti

Da Rotondella, in provincia di Matera, giungono queste immagini. Albicocche non raccolte e lasciate sull'albero. Tappeto di frutti per terra il cui unico giovamento, ormai, è la bio-concimazione.



E' la cooperativa Trisaia di Rotondella ad aver diffuso queste foto il 20 giugno. "Ci sentiamo in dovere di denunciare - comunica la cooperativa Trisaia - uno dei fenomeni più gravi e spaventosi degli ultimi anni. Siamo arrivati davvero a un punto in cui l'agricoltore, che con fatica e sudore si impegna per l'intero anno a coltivare piante al fine di raccogliere e vendere i frutti, deve arrendersi di fronte a un sistema in cui egli non riesce nemmeno più a sostenere se stesso, figuriamoci una famiglia intera".



"Questo perché? Il motivo è molto semplice: l'agricoltura non conta più nulla per nessuno e nessuno si preoccupa di tutto questo. Per questa ragione iniziamo a farci un po' di giustizia da soli, rendendo noto questo fenomeno. Tutti devono sapere quale fine hanno fatto le nostre albicocche. E se è vero che l'unione fa la forza, allora uniamoci e combattiamo tutti insieme questo grave problema, invece di far soccombere l'economia del nostro territorio".

"Chiediamo attenzione verso noi agricoltori, che dovremmo vivere di questo senza troppi intoppi, in un settore, quello primario, che è il più importante. Non chiediamo l'elemosina, non chiediamo regali, vogliamo semplicemente vivere e non morire come sono morte le nostre albicocche".



Naturalmente FreshPlaza condivide e diffonde il grido di allarme lanciato dai produttori del Metaponto. Qualcuno, nei giorni scorsi, ha calcolato che un agricoltore abbia dovuto raccogliere 12 kg di albicocche per l'equivalente (€ 3,60) di un cono gelato. Quando si vedono situazioni come queste, la sconfitta è di tutto il sistema.

Quest'anno di albicocche ce ne sono fin troppe, è vero, anche a seguito di condizioni meteo favorevoli. Ma il settore avverte come ormai non più rimandabile un "patto di sopravvivenza", ad esempio il riconoscimento di un prezzo minimo sotto il quale non si debba scendere.

Purtroppo, siamo in regime di libero mercato, dove è l'equilibrio tra domanda e offerta (anche se non sempre il tutto risulta così lineare e trasparente, NdR) a fare il prezzo: se la produzione è in eccesso rispetto alla domanda, il surplus rischia di rimanere sulle piante.

Gli agricoltori più accorti, non a caso, sono quelli che diradano pesantemente, in modo da ottenere calibri elevati:
è innegabile infatti che il mercato richieda per lo più frutta di grossa pezzatura.

Rispetto a 10-15 giorni fa, ora le cose stanno andando leggermente meglio. Un direttore di cooperativa ci dice che le migliori varietà di albicocche sono liquidate 50 centesimi. Ancora poco, ovviamente, ma va anche detto che i volumi in ballo sono enormi e la PLV-Produzione Lorda Vendibile, perciò, ne risente in positivo.