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Raccolto europeo inferiore a 10 milioni di tonnellate?

L'Europa prevede una difficile annata per le mele

Le condizioni meteorologiche estreme di aprile e maggio hanno causato notevoli perdite nella raccolta di molte colture europee. Stime e previsioni sono all'ordine del giorno, ma l'incertezza galoppa. L'istituto tedesco AMI stima a meno di 10 milioni di tonnellate il raccolto di mele della prossima stagione. Quello della passata campagna (2016/17) è stimato a 12 milioni di ton, il che significa un calo del 20%.

La perdita stimata per la Polonia è del 50-60%, per il Belgio, dal 65 al 70%, per i Paesi Bassi dal 30 al 35%, per l'Austria dal 45 al 50%. Per l'Italia AMI parla di un -20/-25% e anche nei Balcani le perdite oscillano tra il 50% e l'80%. Solo Spagna e Regno Unito non hanno registrato gelate notturne.

Nell'area del lago di Costanza, le prospettive evidenziano un calo del 70%; tuttavia, nel nord della Germania, ci sono aree che hanno avuto abbondanza di irrigazione e dove si prevede solo una perdita del 10%. Prognosfruit offrirà cifre più accurate all'inizio di agosto.

Kris Wouters della belga Wouters Fruithandel ha dichiarato: "In Europa si prevede un raccolto più limitato, forse il più scarso degli ultimi 20 anni. Per il Belgio, le prospettive non sembrano in alcun modo rosee; saremo in grado di raccogliere solo il 20% di Jonagold. Altre varietà, tra cui Golden e Gala, hanno fatto meglio e la percentuale raggiungerà circa il 50%. Per le pere si prevede una raccolta tra il 60 e il 70%, ma non è certo che la qualità sarà sempre buona. Doyenné e Durondeau registrano gravi cali, mentre la II categoria non si vende più. QTee sembra stia andando bene, il 70-80% è rappresentato da frutti di I categoria".



Panoramica delle perdite e previsioni WAPA - giugno 2017
Polonia
Le previsioni indicano una situazione paragonabile a quella del 2007, un anno molto difficile. La prima ondata di freddo ha colpito l'area di Lublin. Le perdite di produzione stimate per mele e pere oscillano attualmente tra il 15 e il 20%. La seconda gelata ha colpito un'area molto più ampia, tra cui la regione di Grojec. In quel momento, c'erano molti alberi in fiore, per cui il danno è stimato tra il 50 e il 60%. Jonagold e Idared sono le varietà più colpite. Sono previsti piccoli calibri. Per altri frutti, come ciliegie e susine, il danno è ancora più drammatico, con perdite fino al 90%.

Italia
Lombardia e Piemonte sono probabilmente le più colpite dal gelo. Per molti coltivatori, le perdite sono comprese tra il 40 e il 50%. Anche a Trento si è registrato un danno significativo, ma variabile a seconda della valle. L'Alto Adige è stata generalmente meno colpita, dovuto, tra le altre cose, ai buoni sistemi anti-gelo presenti. Anche l'Emilia-Romagna non è stata fortemente colpita. Il danno alle mele italiane è stimato tra il 20 e il 25%.

Francia
Diverse gelate notturne si sono verificate tra il 20 e il 28 aprile. Nell'area sud-ovest e nell'Aquitania, l'impatto è stato limitato a circa il 5%. Nella Francia centrale (Limousin), la percentuale è tra il 5 e il 10%. Nella regione del Rodano-Alpi e dell'Alsazia, la situazione è più pesante, con un danno che va dal 15 al 50%, a seconda del frutteto. La diminuzione totale della produzione in Francia ammonta a circa il 10%. Inoltre, circa il 10% dei prodotti non sarà qualitativamente buono.

Germania
Nelle aree settentrionali e orientali della Germania il danno non è stato troppo marcato, dal momento che le gelate dovrebbero avere interessato solo il 10% circa del raccolto. Nella Renania, però, le perdite sono maggiori, fino al 50%. Anche la situazione nella Germania meridionale è difficile, specialmente nell'area di Costanza, dove le perdite raggiungono il 70%.

Belgio
La produzione di mele è stata fortemente colpita; si stima che i melicoltori belgi raccolgano il 65-70% in meno in questa stagione. C'è poco delle varietà Jonagold e Jonagored. Il danno a Gala e Golden è sceso in confronto alle queste varietà. La raccolta di pere è stimata a 300mila ton e quella di mele da 75 a 85.000 ton. Per le pere la situazione è meno drammatica, ma si prevede una riduzione del 15-20%.

Paesi Bassi
Rispetto al Belgio, la situazione nei Paesi Bassi non è male. Per le mele, il volume di raccolta dovrebbe diminuire tra il 30 e il 35%, mentre per le pere il calo oscilla tra il 15 e il 20%.

Ungheria
Il nord-est del Paese, la zona più importante per quanto riguarda la produzione di mele, è stata la più colpita dai danni da gelo. In totale, si calcola una perdita di circa il 30%. Prevista una raccolta di mele pari a circa 600mila ton.

Repubblica Ceca
Questo paese è stato colpito due volte da gelate notturne. C'era il potenziale per raccogliere 167mila ton in questa stagione, ma ora la stima si ridotta a 125mila ton. Le zone più colpite sono state quelle del sud-est del Paese. I danni più gravi in Repubblica Ceca sono stati registrati da albicocche, pere e ciliegie.

Slovenia
La Slovenia ha già registrato grosse perdite l'anno scorso, e le cose non miglioreranno certo in questo. L'ondata di freddo ha causato perdite di produzione di circa l'80%, con alcuni frutteti che hanno perso fino al 100% dei frutti.

Austria
L'Austria aveva già affrontato difficoltà la scorsa stagione. Nel frattempo, è stata raccolta una produzione da record in negativo, pari a 40.000 tonnellate, rispetto alla media di 180mila. Quest'anno l'Austria è stata colpita nuovamente. Il danno peggiore è stato registrato nell'area ovest del Paese, con una stima di circa l'80%. Nella regione principale di produzione, la Stiria, le perdite sono stimate al 50%.

Ucraina
In Ucraina, le temperature sono scese fino a -6 °C. L'impatto varia a seconda della regione. Nell'area occidentale del Paese si sono registrati pochi danni, mentre la regione di Vinnytsia è stata gravemente colpita. Si prevede che il 40% della raccolta andrà persa. A Cherkasy e Mukolaiv, le percentuali sono ancora più alte. La perdita totale di volume potrebbe variare dal 50 al 60% per le mele; stessa cosa per le pere. La raccolta di mele sarà di circa 600mila ton mentre quella di pere raggiungerà circa 80.000 ton.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: