Premiato l’uomo che ha fermato il deserto piantando migliaia di alberi
Savadogo, originario del Burkina Faso, ha infatti recuperato e perfezionato alcune tecniche di agricoltura tradizionale che hanno permesso di sottrarre terreno al deserto per restituirlo fertile e produttivo ai contadini africani. "Quando la terra è distrutta, sono distrutte anche le vite delle persone che dipendono da essa. Con la siccità, le persone sono spinte a limiti estremi".
"Molti scelgono di andarsene – ha dichiarato Yacouba Savadogo nel corso della premiazione – io ho scelto di rimanere per cercare di capire come rendere la terra nuovamente produttiva. Finché avrò buoni allievi, il mio lavoro potrà essere insegnato, anche quando non ci sarò più".
La vita di Yacouba e quella di Gino Girolomoni, fondatore della Cooperativa, pioniere del biologico e ideatore del Premio, hanno diversi parallelismi. "Così come mio padre Gino ha fatto di tutto per diffondere l'agricoltura biologica in ogni angolo d'Italia, Yacouba ha trasmesso la sua conoscenza a migliaia di agricoltori in tutta l'Africa occidentale – ha detto Giovanni Battista Girolomoni – La sua azienda è diventata modello di biodiversità visitata da agricoltori, agronomi e scienziati".