La Colombia importa mele e kiwi. Missione Macfrut in Sudamerica
La delegazione italiana insieme al viceministro colombiano e agli operatori
FreshPlaza (FP): Come siete stati accolti?
Renzo Piraccini (RP): Direi molto bene e con grande interesse. Alcuni di questi imprenditori erano venuti alla scorsa edizione come visitatori, qualcuno era presente anche come espositore. Nel 2017 avremo 10 espositori dalla Colombia, più una delegazione di visitatori professionali.
Da sinistra, Adriana Mojica, Juan Pablo Pineda Azuero, Renzo Piraccini
FP: Chi ha incontrato in Colombia?
RP: Abbiamo fatto un incontro con il vice ministro dell'agricoltura del governo colombiano Juan Pablo Pineda Azuero, con Adriana Senior Mojica, direttore della CCI, con ProColombia e con le organizzazioni di produttori. Abbiamo poi visitato alcune aziende. La prima è un'impresa orticola con 27 ettari di serre. Si trova a 50 km a nord da Bogotà e produce per il mercato nazionale. Coltiva principalmente tutti i tipi di insalate. Sono interessati, a Macfrut, a ricercare tecnologie per le loro produzioni e aggiornarsi sulle tecniche. La Colombia è un produttore di ortofrutta, circa 9 milioni di tonnellate annue, di cui 1,8 milioni esportate. Il 90% dell'export è rappresentato dalle banane, prodotte nella zona vicino all'oceano, che esportano facendo base al porto di Santa Marta. Sta sviluppando la produzione di limoni, avocado, mango e altri frutti minori.
Azienda produttrice di lattughe su 27 ettari di serre
FP: E sul fronte più commerciale verso l'estero?
RP: Riguardo a questo abbiamo visitato la Andes Export. E' un'azienda con produzione propria e poi raccoglie il prodotto di numerosi agricoltori che lavorano in media su superfici fra 1 e 3 ettari. I due articoli principali sono Physalis e Passion Fruit. Sono specializzati sia nel fresco, sia nell'essiccato. Lo scorso anno erano venuti come visitatori a Macfrut e, considerati i numerosi contatti avuti, ritorneranno. Esportano molto in Europa, avendo come testa di ponte l'Olanda. Il titolare è un belga, Johan Beckers e vive in Colombia da 19 anni. Anche loro cercano tecnologie, specie del packaging, oltre a servizi legati all'export.
Physalis confezionata
FP: Il Paese sudamericano è anche importatore? Possono esserci rapporti con le aziende italiane?
RP: Sull'import, la Colombia importa tanta frutta, 350mila tonnellate annue di cui 100mila tonnellate di mele che provengono anche dall'Europa e dall'Italia. Per molti anni hanno importato dall'Italia anche kiwi, al momento bloccato per alcune pratiche fitosanitarie. Diciamo che pomacee e kiwi, quando quest'ultimo sarà sbloccato, saranno gli articoli che si possono esportare con maggiore facilità.
Lavorazione di Physalis
FP: La Colombia come se la passa dal punto di vista economico?
RP: "Per quello che ho visto a Bogotà, la Colombia non dà l'impressione di essere povero. Nelle grandi città, il livello medio non è troppo distante da quello di certe metropoli europee. I dati 2015 del Fondo monetario però parlano di un reddito medio pro-capite di 13.800 dollari, contro i 35.700 dell'Italia. Questo per rendere un'idea.
Physalis nei carrelli dell'essiccatore (foto RP)
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