Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Nirosa 2, albicocca di belle speranze

Poche varietà ma che diano davvero delle risposte al mercato, e di riflesso ai produttori. Questo l'obiettivo del Progetto Maspes di cui ha parlato Stefano Foschi, ricercatore del Crpv, durante un convegno tenutosi nei giorni scorsi al Mercato di Cesena. Il progetto, coordinato dal Crpv, è finanziato dalle Op Apofruit, Apoconerpo, Orogel Fresco, Pempacorer e riguarda il miglioramento varietale di albicocco e pesco.


Pianta di Nirosa

"Autofertile, di buon sapore, - ha esordito Foschi - con produttività regolare, buona tenuta sulla pianta e resistente a Sharka. Sono questi i i caratteri sui quali la ricerca si sta concentrando. Nell'ambito del progetto Maspes non abbiamo certo la smania di licenziare tante varietà. Attualmente l'attenzione è concentrata su Nirosa 2 che, pur se ancora in fase di valutazione, stanno dando buoni risultati".


Nirosa 2 matura in epoca Luna-Bora

Nirosa 2 matura in epoca Luna-Bora, è ben colorata, è autofertile e ha un buon sapore.


Nirosa 1, autofertile e di buon sapore

Foschi, parlando a una platea di oltre 50 persone fra agricoltori, tecnici e commerciali, ha portato avanti alcuni ragionamenti circa la scelta varietale. "Ricordiamo - ha sottolineato - che l'industria non gradisce varietà rosse, perché il colore non si adatta al risultato finale di succhi e marmellate. Questo lo dico perché a volte in campagna si sente dire che se una varietà non si vende nel canale del fresco, la si può sempre dirottare all'industria. E invece non è così per tutte".

Più che un convegno con relatore e spettatori, c'è stato un vero scambio di opinioni con i presenti. Alcuni hanno sottolineato che negli ultimi anni delle varietà non hanno prodotto nulla o quasi, come, ad esempio, Bora. Foschi ha replicato che è vero, anche se in realtà occorre verificare caso per caso. L'andamento meteo, la potatura, il microclima e la gestione dell'agricoltore sono tutti fattori che influiscono sulla produttività. Senza dimenticare che nel 2016 forti piogge in fioritura hanno compromesso tutta l'annata dell'albicocco.

"Non esiste la varietà perfetta per tutti - ha concluso Foschi - e io non mi sento certo di consigliarla. Il successo dell'albicocco dipende al 50% dalla varietà, ma al 50% dagli altri fattori fra cui la gestione da parte dell'agricoltore".