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Il commento di un operatore del CAAN

All'ingrosso scarseggiano verdure italiane e acquirenti, l'estero la fa da padrone

"Ortaggi e verdure nostrane scarseggiano. Diciamo pure che siamo all'osso. Le campagne, specie in Puglia, sono ricoperte di neve e, anche se si attendono ancora le stime ufficiali, ben poco prodotto dovrebbe salvarsi. La produzione orticola siciliana, quella disponibile, supera i 3 euro al chilo. Tra una decina di giorni al massimo, terminati i prodotti in cella frigorifera, la carenza di merce italiana si farà sentire in maniera prepotente". Così Giuseppe Ventura dirigente de La Zucca Rossa di Ventura operante presso il mercato all'ingrosso di Napoli (CAAN).




"Stamattina (leggasi martedì 10 gennaio 2017, ndr) il mercato era quasi vuoto sia di verdure sia di acquirenti (foto sopra). I prezzi sono alle stelle: le melanzane sono arrivate a 3,00-3,50 euro/kg, i pomodori e le zucchine a 2,50 euro/kg. I limitati quantitativi di carciofi pugliesi in cella frigo stanno terminando. Rialzo vertiginoso, di conseguenza, per i prezzi dei carciofi tunisini ed egiziani, molto richiesti al momento: se oggi il prezzo è di 0,60 euro a capolino, la prossima settimana ci aggireremo sicuramente su oltre 0,70".




"Gennaio e febbraio saranno due mesi duri - sostiene Giuseppe - I prezzi tenderanno a salire sempre più. La merce scarseggia, anche se il consumo è scarso. Gli acquirenti si lamentano dei prezzi alti. A farla da padrone sono le produzioni spagnole, al momento: melanzane, peperoni, zucchine, pomodori ad esempio. Prodotti di qualità che rispetto agli ortaggi siciliani mantengono quotazioni più accettabili, seppur sempre elevate".

Il grossista usa la parola "ricostruzione" per il settore orticolo italiano. "E' come quando si verifica un terremoto: quello che è andato distrutto non può riprendersi. Le gelate ci sono state, le previsioni parlano di una nuova ondata di freddo. Non resta che aspettare le nuove raccolte di aprile/maggio. L'Italia per il momento può fare affidamento solo sulla merce estera".

Infine, Giuseppe ci tiene a precisare due aspetti. "Il mercato di Napoli è un mercato di quantità e di qualità. Diversi grossisti operano direttamente con i mercati esteri, si tratta di aziende solide e di primo livello che lavorano merci in arrivo da Spagna, Argentina e Tunisia per esempio. Il prodotto non manca mai nel nostro mercato e, nonostante tutte le difficoltà, le richieste dei clienti vengono sempre soddisfatte".

"Le temperature basse di questo periodo, inoltre, stanno mettendo a dura prova il nostro lavoro di operatori del mercato all'ingrosso. Non siamo infatti abituati e preparati a questo freddo. Ci copriamo con abiti pesanti, che però ci limitano nei movimenti. Tuttavia, continuiamo a fare quello che dobbiamo fare perché the show must go on".

Nel frattempo, AIIPA-IV Gamma ha allertato circa la carenza di materia prima da destinare all'industria del fresh-cut (leggi qui).