Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

L'allerta resta alta per il gelo nel Centro-Sud Italia

La situazione dovuta a gelo e neve nelle aree già precedentemente colpite dai terremoti è drammatica mentre nel resto della Penisola si parla di emergenza praticamente ovunque: in Puglia e Basilicata (cfr. FreshPlaza del 09/01/2017), Sicilia (cfr. FreshPlaza del 09/01/2017), Calabria e Campania. Le Regioni settentrionali, più abituate e attrezzate alle basse temperature hanno tenuto meglio, ma si registrano comunque disagi e aggravi di costi produttivi. Questo in breve quanto delinea Cia-Agricoltori italiani.



Le prime stime approssimative e parziali parlano di molte centinaia di milioni di euro di danni. Ma è ancora tutto da verificare. Finora si parla di perdite di produzioni, guasti a beni strumentali, problemi logistici e difficoltà nel reperimento di foraggio per gli allevamenti; così come sono almeno triplicati i consumi di gasolio ed energia per il riscaldamento di stalle e serre. In alcune zone, alberi sono stati divelti dal forte vento, in altre si teme la tenuta di molte piante da frutta.



Coldiretti Puglia sottolinea inoltre il mancato approvvigionamento di mercati e punti vendita, che starebbe facendo schizzare in alto i prezzi di vendita degli ortaggi. Migliaia pare siano gli ettari di verdure, che erano pronte per la raccolta, ormai bruciate dal gelo.



In provincia di Lecce sarebbe a rischio la produzione di patate novelle. Come riferisce a FreshPlaza Enzo Manni, responsabile commerciale della Cooperativa Acli Racale: "Non eravamo preparati a questo scenario da alta montagna. Dopo i danni agli uliveti, altrettanto straordinaria si presenta la situazione attuale, soprattutto per le coltivazioni in pieno campo che appaiono compromesse. Per quanto riguarda le patate, noi dobbiamo ringraziare i nostri bravissimi produttori che fino ad oggi sono riusciti a salvare le produzioni in serra. Sempre in allerta dal giorno di Capodanno per verificare soprattutto che il riscaldamento funzionasse in maniera continuativa e non a intermittenza. Grande dispendio di energie e risorse umane: la professionalità, però, paga".

"Ovviamente qualche danno ci sarà, specie per il pieno campo sommerso dalla neve. Le primissime primizie dovrebbero essere compromesse. La fortuna nella sfortuna potrebbe essere data dal fatto che pochissimi erano i tuberi già spuntati, ma è ancora tutto da valutare".



Lazio
Migliaia di ettari di verdure pronte per la raccolta sono andate compromesse dal gelo, con serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, bestiame senz'acqua perché sono gelate le condutture, aziende e stalle isolate. E' il bilancio di un primo monitoraggio avviato dalla Coldiretti Lazio. Il sistema serricolo della piana di Fondi, come quello di Sabaudia, San Felice e dei comuni dell'agro romano è in sofferenza anche per il blocco degli impianti di approvvigionamento idrico causato dalle pesanti gelate, con il congelamento delle tubazioni e con la rottura e l'esplosione dei contatori. Nel frusinate risultano quasi totalmente danneggiate le coltivazioni invernali in campo aperto, come piselli e carciofi. Danni anche agli agrumeti, come nel caso di Fondi, e ai vigneti di uva da tavola nella bassa provincia romana.

Calabria
Erano oltre 50 anni che non si riscontravano temperature tanto rigide in Calabria. Da una prima ricognizione effettuata dalla Coldiretti Calabria, neve e gelo avrebbero causato danni a centinaia di ettari di frutta pronta per la raccolta, in particolare agrumi e clementine oltre ortaggi quali zucchine, cipolle, finocchi, piselli e fave.



Sicilia
C'è anche chi esprime una nota positiva per l'arrivo del gelo. "Rispetto ad altre annate, in termini di necessità in ore di freddo per i vigneti di uva da tavola a Mazzarrone (CT), quest'anno dovremmo riuscire a soddisfarle senza grosse difficoltà - riferisce a FreshPlaza un tecnico - stando anche alle ultime giornate, con temperature tipicamente da Nord Italia. Non dovremmo quindi avere problemi, specie per le uve coperte intorno al 15-20 dicembre 2016 per l'anticipo di raccolta. In ogni caso, potremo verificare lo stato delle gemme solo tra una quindicina di giorni".

"Situata a 300 metri sopra il livello del mare, per Mazzarrone l'ondata di gelo non ha creato particolari difficoltà. Nei paesi limitrofi posti a un'altitudine maggiore si sono registrati problemi di viabilità. Nessun danno strutturale".