Innanzitutto la fiera si allargherà ulteriormente, occupando interamente i quattro settori dei 25.000 metri quadrati a disposizione ed è prevista un'affluenza da almeno 70 paesi del mondo. Il clou della manifestazione si conferma, come è ormai consuetudine, il congresso La Mela nel Mondo, in programma durante le mattinate dei tre giorni della fiera. Nel medesimo contesto, ci sarà anche l'occasione di presentare nuove varietà, grazie soprattutto all'adesione all'evento di importanti centri di ricerca, come quelli di Laimburg e di San Michele all'Adige.
"Il programma è già completamente definito – ha dichiarato il coordinatore del congresso, Kurt Werth – e anche quest'anno vedrà confrontarsi i massimi esperti internazionali del settore. I temi su cui dibattere, del resto, non mancano. Con il raccolto 2014 abbiamo avuto uno degli anni peggiori a livello di prezzo, come non accadeva addirittura dal 1999. I motivi di questa performance negativa sono stati sostanzialmente due: la produzione europea e le ormai note sanzioni russe, che hanno colpito non tanto l'export altoatesino, quanto quello polacco, in quanto la Polonia era il maggiore esportatore di mele in Russia. La produzione polacca, quindi, ha cercato sbocchi soprattutto nei paesi UE; l'Alto Adige ha dovuto affrontare un forte problema di prezzi, a fronte di una produzione che è rimasta pressoché costante, attorno a 1,2 milioni di tonnellate".
"C'è però una sostanziale differenza da rilevare, tra chi proponeva nuove varietà e chi varietà tradizionali. Chi infatti si è presentato sul mercato con mele quali Pink Lady, Kanzi, Jazz, o comunque con varietà innovative e di club, ha spuntato un prezzo accettabile. Le varietà tradizionali, come ad esempio Braeburn e Golden, sono invece quelle che hanno sofferto maggiormente questa congiuntura. La produzione 2015 è stata su livelli normali. In Alto Adige, le temperature piuttosto basse in autunno hanno favorito la colorazione dei frutti. Rispetto all'anno precedente, i prezzi sono un po' in salita, ma siamo ancora lontani dall'ideale. E' ancora presto, al momento, per fare previsioni a riguardo".
In virtù dell'elevato numero di richieste degli anni precedenti, per Interpoma 2016 saranno ulteriormente potenziati gli educational tour rivolti ai visitatori della fiera. In particolare, ogni giorno saranno organizzate un paio di visite in due o tre location nei dintorni di Bolzano, per mostrare agli operatori del settore provenienti da tutto il mondo i metodi di produzione, di differenziazione e di stoccaggio delle mele in Alto Adige. Per rendere facile e immediato l'accesso a queste iniziative itineranti, gli ospiti si possono prenotare online sul sito web della manifestazione.
Per celebrare il decimo compleanno di Interpoma, per la prima volta in assoluto l'organizzazione della Fiera sta lavorando per coinvolgere anche la stessa città di Bolzano, nell’intento di organizzare in centro iniziative e manifestazioni che abbiano come comune denominatore il mondo della mela. Per i pubblici locali sarà un'occasione di vedere valorizzato uno dei prodotti di eccellenza del territorio e tra i più importanti dell'economia locale, mentre i non autoctoni potranno scoprire per la prima volta il "fuori salone" della mela, con diverse iniziative pensate appunto per un pubblico eterogeneo e internazionale.
Thomas Mur, che dal primo settembre 2015 è il nuovo direttore di Fiera Bolzano, ha commentato: "Interpoma è uno dei veri e propri fiori all'occhiello di Fiera Bolzano. Edizione dopo edizione ha riscosso un successo sempre maggiore, accreditandosi come l'appuntamento più importante al mondo in questo settore. In prospettiva futura, intravedo per questo salone ancora grandi potenzialità di crescita e di sviluppo".
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