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Al Convegno Nazionale del Ciliegio i risultati di analisi comparativa su cultivar, portinnesti, impianti e molto altro

"Rino Ghelfi (Unibo): "Le imprese agricole ancora poco attente all'aspetto gestionale"

Chi pensa all'agricoltura come a un mondo bucolico di sola produzione è il caso che riveda la propria opinione, perché oggi mandare avanti un'impresa agricola moderna significa fare i conti con il mercato, in tutte le sue sfaccettature: dall'analisi dei costi di produzione e della redditività all'analisi delle performance finanziarie, dalla convenienza economica relativa all'introduzione di nuove cultivar e tecniche di produzione alla valutazione degli investimenti fino all'analisi della filiera.

Un tema, questo dell'aspetto economico della gestione dell'impresa agricola che, spiega Rino Ghelfi (nella foto a destra), professore in Economia ed Estimo Rurale presso l'Università di Bologna, "che studiamo da più di 50 anni". Nella mattina del 25 febbraio 2015, Ghelfi interverrà a Vignola al Convegno Nazionale del Ciliegio 2.0 parlando appunto dell'analisi dei costi e della redditività delle imprese cerasicole.

Clicca qui per scaricare il programma del convegno.

Oggigiorno tutti gli imprenditori che producono ciliegie sono interessati da due fattori: contenere i costi e aumentare la redditività. "Due cose – riprende il professore – che non sempre vanno nella stessa direzione: al contenimento dei costi non è sempre associato un aumento della redditività, specie se il risparmio va a scapito della qualità del raccolto".



Clicca qui per scaricare la scheda di iscrizione per partecipare al Convegno.

"Per il ciliegio, il fattore determinante a livello di costo è certamente la raccolta, poiché incide per il 40-50% e più sulle spese totali di produzione. Ottimizzare questa fase, anche grazie a forme più contenute o a una minore difettosità dei frutti, significa risparmiare un significativo numero di ore di lavoro. Vanno poi studiate attentamente le innovative forme di impianto a maggiore densità e le protezioni anti-pioggia o anti-insetti, che hanno sì costi molto elevati, ma possono consentire importanti miglioramenti qualitativi, a patto però che il prezzo di mercato delle ciliegie resti alto".

"L'Università di Bologna – continua Ghelfi – fornisce studi e ricerche che permettono di orientare al meglio le scelte dell'impresa agricola, sia in fase gestionale, sia nell'affrontare il mercato. Nel primo caso si tratta soprattutto di studi comparativi fra tecniche e cultivar diverse, o analisi finanziarie. Nel secondo sono affrontate comparazioni tra le nostre aree produttive e quelle nei principali paesi competitors, così come studi di filiera, volti a ricercare condizioni di migliore equilibrio nella distribuzione del valore tra gli attori coinvolti".




E qui arrivano i però, perché a fronte di molte ricerche nell'ultimo mezzo secolo, dall'altra parte il mondo imprenditoriale appare ancora abbastanza sordo. "Purtroppo – rimarca il docente - le imprese agricole continuano a essere relativamente poco attente all'aspetto gestionale. Spesso non conoscono appieno i propri costi o non si interessano sufficientemente agli studi di carattere economico. Tra le cause, nel mondo cerasicolo, ci sono: un'impostazione delle aziende ancora poco orientata al mercato, la modesta dimensione delle imprese, il carattere familiare e l'età media generalmente avanzata dei conduttori. Le colpe tuttavia non ricadono tutte sul capo dell'impresa, anzi. E' il sistema stesso a essere troppo orientato verso l'assistenza tecnica, e troppo poco verso quella tecnico-economica. La formazione dovrebbe essere maggiormente focalizzata sugli gli aspetti tecnico-economici, anche per renderli più facilmente comprensibili e così accettabili e implementabili dalle imprese".

L'analisi dei costi e della gestione economica delle aziende cerasicole diventa poi ancora più importante se si considera il mercato globalizzato del XXI secolo. "Come tutti gli altri settori ortofrutticoli, anche quello cerasicolo – riprende Ghelfi – deve fare i conti con la forte pressione degli altri paesi Mediterranei, soprattutto di Turchia e Spagna. Problemi ricorrenti nel settore frutticolo sono i maggiori costi di produzione rispetto ai competitors, che in genere presentano vantaggi soprattutto nelle tariffe della manodopera, nonché la frammentazione dell'offerta, conseguente alle storiche divisioni della realtà produttiva nazionale. La soluzione non può prescindere dall'offerta di una produzione di alta qualità, ben differenziata e valorizzata unitariamente".



Insomma, altra appetitosa carne al fuoco per il convegno del 25 febbraio a Vignola (MO): in particolare "questo evento sul ciliegio – chiude il professore dell'Università di Bologna - costituirà l'occasione per presentare i risultati di un'approfondita analisi comparativa che confronterà diverse cultivar, portinnesti, forme e densità di impianto e tecniche di protezione della pianta da pioggia e avversità parassitarie. Grazie ai dati emersi da questo studio, l'imprenditore avrà a disposizione un set di informazioni utili ad orientare al meglio le proprie scelte strategiche per i nuovi impianti, nell'ottica del contenimento dei costi e dell'aumento della redditività. Le tematiche trattate nel Convegno punteranno a promuovere il perseguimento della qualità come scelta strategica delle imprese. Una produzione di elevata qualità rappresenta infatti una valida difesa dalla tendenziale ciclicità dei mercati".

Casomai non foste convinti, pensate a questo: nella passata campagna, caratterizzata da prezzi in deciso ribasso rispetto alle precedenti, la media di liquidazione della pezzatura 30/32 è stata del 70% più elevata rispetto alla pezzatura intermedia 24/26.

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Clicca qui per scaricare la scheda di iscrizione per partecipare al Convegno.

Contatti:
Dott. Stefano Lugli
Dipartimento di Scienze Agrarie
Area scientifica Colture Arboree
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Viale Giuseppe Fanin, 46
40127 Bologna (Italy)
Tel.: +39 051 2096413
Fax: +39 051 2096401
Cell.: +39 335 1798877
Skype: stefanolugli.unibo
Web: www.ciliegio.unibo.it

FreshPlaza è media partner dell'evento.


Rino Ghelfi – E' Professore in Economia ed Estimo rurale presso l'Università di Bologna. Coordina il Corso di Laurea in Scienze del Territorio e dell'Ambiente Agroforestale dell'Università di Bologna e la sua attività di ricerca si concentra principalmente sull’economia dell’azienda e dei sistemi agroalimentari, sulla competitività e sulla dinamica del valore nelle filiere e sulla valutazione dei beni economici. E' responsabile dell'Ufficio di Contabilità agraria del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna e infine è socio fondatore nonché presidente della Ergo Consulting Srl, spin off dell'Università di Bologna, di cui è una partecipata, nata per l'utilizzazione dei risultati delle attività di ricerca e per favorire il trasferimento tecnologico del know-how dell’Ateneo nel campo delle analisi socio-economiche.