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Russia: una quota massima per i prodotti d'importazione nei supermercati?

Il governo russo ha proposto di fissare al 50% la quota dei prodotti d'importazione che potranno comparire sugli scaffali dei supermercati. Stiamo parlando dell'import di verdura, frutta, carne, formaggi, etc. Anche i prodotti provenienti da Kazakistan e Bielorussia saranno considerati come d'importazione.

Il parlamento ritiene che i coltivatori russi dovrebbero approfittare di più dell'attuale embargo. I supermercati si rivolgerebbero troppo facilmente al Brasile, per esempio, per sostituire i prodotti europei.

La proposta non è ancora stata approvata.

15 miliardi di dollari per rimpiazzare le importazioni
Il ministro russo dell'agricoltura ha chiesto di aumentare il budget di altri 600 miliardi di rubli (15 miliardi di dollari) per sostituire i prodotti occidentali soggetti ad embargo. Il denaro è destinato alla creazione di più centri logistici. Secondo i piani, ci vorranno 5 anni prima che i coltivatori nazionali russi riescano a compensare le importazioni.

Kuban investe nel settore vivaistico
Per modernizzare i vivai della regione di Kuban, ad esempio, il governo regionale ha stanziato 24 milioni di rubli (480.000 euro). Il 40% dei coltivatori utilizza tecniche obsolete. Il denaro è destinato soprattutto a sistemi di irrigazione a goccia, il rimpiazzo dei frutteti più antichi, la costruzione di strutture di stoccaggio e l'installazione di reti antigrandine. Nell'arco di due anni, la produzione della regione dovrà essere aumentata del 44%.

Le aziende olandesi si ritirano
Il governo della regione russa di Stavropol ha dichiarato in un'intervista con i media locali che le aziende olandesi hanno sospeso la collaborazione con la regione. Le aziende lavoravano allo sviluppo agricolo di Stavropol, soprattutto con la costruzione di serre, strutture di stoccaggi e produzione di attrezzature per la mungitura.

Nel frattempo, le organizzazioni di produttori olandesi hanno chiesto compensi alla UE per quasi 2,3 milioni di euro relativamente a mele e pere e 57.000 euro per gli ortaggi, principalmente carote, pomodori e cavolo cappuccio. La presentazine delle richieste di risarcimento straordinario per via della crisi russa non comporta automaticamente il versamento di tali importi.

La Tunisia vuole approfittare dell'embargo
Già fin dalle prime ore della lotta economica tra Russia e Occidente, la Tunisia ha colto l'occasione per lanciarsi alla conquista dello spazio creatosi sul mercato russo. Una delegazione commerciale si è recata a Mosca e il governo tunisino ha visto un grande potenziale nelle esportazioni di prodotti agricoli. La Russia è un importante mercato d'esportazione per la Tunisia, che però fornisce prevalentemente datteri e olive; ora alla lista potrebbero aggiungersi anche frutta e verdura.

L'Uruguay offre ortofrutticoli in cambio di investimenti
Russia ed Uruguay hanno firmato un accordo per un incremento delle esportazioni in Russia di prodotti agricoli. Attualmente, il 3,8% delle esportazioni dell'Uruguay, per un valore di 356 milioni di dollari, è destinato al mercato russo. Le due nazioni si sono accordate anche su investimenti da parte della Russia in campo di progetti per infrastrutture, trasporti e energia nelle nazioni sudamericane.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: