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"Angel Sanchez (Conserve Italia): "Per le sanzioni russe, gli agricoltori pagheranno il prezzo piu' salato"

"Il settore della frutta trasformata e delle conserve vegetali non dovrebbe subire contraccolpi, anche perché i prodotti di questo genere non sono stati compresi nella lista di quelli indesiderati sul mercato russo. Tuttavia, in quanto cooperativa, dobbiamo considerare gli impatti delle sanzioni sui nostri soci produttori e qui arrivano le dolenti note. Saranno infatti proprio gli agricoltori quelli che pagheranno il prezzo più salato." Così il direttore generale di Conserve Italia, Angel Sanchez, realtà leader in Europa nel settore delle conserve ortofrutticole, commenta per FreshPlaza lo scenario scaturito dall'embargo russo.

"Non si erano mai visti tanti abbattimenti di frutteti di pesche come quest'anno, in Emilia-Romagna, segno della enorme difficoltà dei coltivatori, già duramente colpiti dalla crisi dei consumi e che ora, per l'intero mese di agosto, hanno visto chiudersi la porta di accesso alla Russia, con le loro merci rimpiazzate da altri fornitori. Scenario non facile nemmeno per i produttori di mele - prosegue il manager - se è vero che la Polonia sarà costretta, a partire da ottobre, ad immettere in Europa gli ingenti volumi finora destinati al mercato russo."

Ancora troppo presto, secondo Sanchez, fare un quadro della situazione commerciale delle pere, la cui raccolta è cominciata in anticipo, ma la sostanza non cambia: "Guadagnare un nuovo cliente è questione di anni; perderlo è questione di un attimo. Non credo che, per quanto riguarda il prodotto destinato al consumo fresco, potranno profilarsi mercati alternativi nel breve. Anche incrementare la quota di frutta e verdura destinata al trasformato appare antieconomico: la remunerazione della materia prima è ben diversa da quella che si può ottenere con un prodotto idoneo alla vendita come fresco e sarebbe davvero un peccato dover destinare alla lavorazione industriale della merce perfetta."

L'unica speranza, secondo Sanchez, avrebbe potuto essere uno sblocco politico della crisi ucraina: "Purtroppo, vediamo invece un inasprirsi della situazione e anzi un'escalation negativa. Per il settore del trasformato, come ho detto, non abbiamo particolari preoccupazioni. Anzi, il nostro marchio di succhi di frutta Yoga ha di recente conquistato la leadership assoluta nei bar italiani, risultando il succo più venduto, con una quota di mercato stabile intorno al 20% e con i gusti pesca e pera che risultano i più apprezzati."

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Conserve Italia è un consorzio cooperativo che associa 14mila produttori e trasforma 650mila tonnellate di materie prime, in prevalenza frutta, pomodoro e vegetali, che vengono lavorati in 12 stabilimenti produttivi, di cui 8 in Italia, 3 in Francia e 1 in Spagna. Valfrutta, Cirio, Yoga e Derby i principali marchi. Ammontano a 1.980 i dipendenti in Italia e 3.093 quelli del Gruppo. Il fatturato è di circa 1 miliardo di euro.