Avellino: crollano i prezzi delle nocciole
Eppure, secondo gli addetti ai lavori, l’annata prometteva più che bene. Infatti, le condizioni meteorologiche di inizio estate avevano fatto sperare in un’ottima fioritura e in raccolto da record. Invece le abbondanti piogge hanno prodotto frutti malati, infestati da insetti e caduti dai rami prima del tempo. Ma il vero problema, perché un’annata cattiva è tollerabile, è la concorrenza turca, sempre più forte sul mercato nazionale.
I prezzi sono fermi a 15 anni fa. Attualmente un quintale di nocciole fresche è pagato intorno ai 160 euro, mentre dalla Turchia i prezzi per quintale sono al di sotto dei 100 euro. Anche se la qualità del prodotto non è la stessa, il frutto turco è quello più acquistato soprattutto dalle aziende dolciarie.
La Campania, con particolare riferimento all’Irpinia, è la prima regione d’Italia per produzione, con le sue 46.000 tonnellate per stagione. Seguono le province piemontesi di Cuneo e Alessandria. E proprio in sinergia con queste realtà settentrionali, la provincia di Avellino ha avviato una collaborazione per avviare una ricerca di marketing per il rilancio della nocciola italiana.