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Di Giambattista Pepi

"L’azienda Duoccio di Gavello (RO) "firma" l’aglio fresco italiano ed esporta in Europa quello spagnolo e cinese"

"Il rigido inverno e la primavera molto piovosa hanno provocato uno slittamento in avanti del periodo colturale dell’aglio e, se non ci saranno altre perturbazioni, potranno essere eseguite regolarmente senza intralci le operazioni di raccolta del prodotto in campagna", dice Lucio Duoccio, responsabile acquisti e vendite dell’omonima azienda di Gavello (provincia di Rovigo) specializzata nell’import ed export di prodotti ortofrutticoli e, in particolare, di aglio, scalogno e cipolla (www.duoccio.it).
 
L’aglio italiano e quello straniero (proveniente dalla Spagna e dalla Cina, rispettivamente il più grande produttore d’Europa e del mondo) non sono in concorrenza.

Il prodotto nazionale e quello proveniente dall’estero, infatti, hanno canali di vendita e di distribuzione differenti: l’aglio italiano è, soprattutto, apprezzato da clienti nazionali; mentre gli acquirenti stranieri preferiscono l’aglio spagnolo e cinese.
"C’è naturalmente grande attesa per conoscere il trend dei consumi e, soprattutto dei primi prezzi proposti dagli agricoltori e dai commercianti", dice Duoccio.

L’aglio fresco italiano riprende quota sul mercato domestico
Il mercato dell’aglio fresco italiano, secondo le prime stime, appare in ripresa dal punto di vista quantitativo, dopo un’annata caratterizzata da una certa penuria di prodotto, che ha innescato la spirale al rialzo delle quotazioni, soprattutto nella parte conclusiva della stagione.
 
Quanto ai consumi e ai prezzi, Duoccio non si sbilancia, ma stima che i trend potrebbero essere in linea con quelli della scorsa stagione, oppure al rialzo. "Dipenderà, come sempre, dal gioco tra la domanda e l’offerta".
 
Nella campagna 2009–10 che sta per concludersi, le produzioni del Polesine, del Piacentino, del Ferrarese e del Sud Italia, sebbene in lieve incremento da qualche anno a questa parte, non riescono mai a soddisfare, per quantitativi, il fabbisogno nazionale. "Questo – spiega il manager – comporta l’accaparramento delle produzioni di aglio da parte di quelle aziende i cui interlocutori sono i buyers della GDO nazionale, che prediligono l’aglio italiano e che riescono a spuntare buoni prezzi per un prodotto che, non senza difficoltà, si riesce poi a fornire dal momento della raccolta fino praticamente all’inizio della stagione successiva".
 
La GDO europea punta sull’aglio spagnolo e cinese
Diversa, invece, la richiesta dei grandi attori della GDO europea, dove, nella nuova stagione estiva, vengono preferiti di gran lunga l’aglio cinese e spagnolo.

"Ciò avviene sostanzialmente per due ragioni, legate alla qualità e alla quantità", dice Duoccio, "da un lato, una severissima selezione in Cina fa sì che agli importatori europei venga sempre consegnata merce di primissima qualità; dall’altro, all’abbondanza di aglio prodotto in Spagna (soprattutto se confrontata con le risicate produzioni nazionali) corrisponde un’apprezzabile richiesta da parte di quei consumatori che preferiscono sulle loro tavole merce che non abbia varcato i confini oceanici".
 
L’azienda Duoccio in attesa del nuovo prodotto
"L’azienda Duoccio", dice il manager, "è pronta a ricevere il nuovo prodotto: nelle celle frigorifere di Gavello e di Baricetta (provincia di Rovigo) che hanno una capienza complessiva di 20.000 quintali, la merce dello scorso anno, e tra questa quella proveniente dall’Argentina, è in via di esaurimento".
 
Duoccio è leader nell’import ed export di aglio fresco e secco
La società è uno tra i maggiori player nazionali specializzato nell’importazione ed esportazione di prodotti ortofrutticoli e, in particolare di aglio fresco e secco, sia italiano, sia proveniente dall’estero, che viene lavorato, confezionato e distribuito a grossisti e alla GDO italiana e europea.
 
Automazione e manualità nella lavorazione del prodotto
"Sebbene nel corso degli anni abbiamo usufruito dei vantaggi legati all’avvento dell’automazione, una parte del confezionamento viene ancora fatto a mano", dice l’imprenditore. Le differenti modalità di selezione e lavorazione del prodotto, consentono di poter soddisfare con grande flessibilità, sia le esigenze di forniture delle grandi catene distributive, sia di appagare le aspettative di quei clienti che servono consumatori più esigenti e legati alle tradizioni, proponendo lavorazioni manuali, grazie alla maestria di personale altamente specializzato.


Aglio veneto in treccia

Differenziazione merceologica: scalogno e cipolle nazionali
Da qualche anno, l’azienda ha diversificato la gamma dell’offerta merceologica, aggiungendo altre tipologie di prodotto, come, ad esempio, l’aglio da agricoltura biologica, lo scalogno ed alcuni tipi di cipolla nazionale molto ricercati e in confezione versatili per l’uso quotidiano.


Aglio biologico



Scalogno italiano e cipolla dolce di Tropea

Packaging e certificazione
Il prodotto è fornito in retina con 3, 4 o 5 bulbi del peso di 200 grammi, in confezioni definite a "palla" da mezzo chilo, o, infine, in cartoni o in cassette da 2 a 5 chili ciascuna.
 
Tutti i prodotti sono garantiti da certificazione GlobalGAP e sono sottoposti ad accurate analisi di laboratorio non appena giungono nella sede della società.

Contatti:
Duoccio S.r.l.
Via Veneziano, 28 – 45010 Gavello (Rovigo)
Tel.: (+39) 0425 778301 779853
Fax: (+39) 0425 779860
E-mail: info@duoccio.it
Web: www.duoccio.it 
Data di pubblicazione: