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Da Bologna, il punto sul mercato ortofrutticolo

Secondo le informazioni raccolte da FreshPlaza presso il mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Bologna (CAAB), le prime drupacee spagnole, in particolare le pesche, che presentano un anticipo stagionale rispetto alla merce italiana di 15-20 giorni, sono state in contrattazione in questi giorni, su prezzi interessanti, considerata la natura di primizia del prodotto: 2 euro/kg per i calibri maggiori, sotto 1,50 euro/kg per quelli minori. La merce è comunque di qualità non eccelsa.

Più costose le nettarine spagnole, semplicemente in quanto disponibili in volumi minori rispetto alle pesche. Secondo l'operatore intervistato da FreshPlaza: "la prossima settimana la situazione potrebbe capovolgersi, con la diminuzione di offerta delle varietà precoci di pesche e l'aumento dei volumi in arrivo di nettarine".

La stagione della ciliegia italiana è cominciata questa settimana, con prezzi oscillanti da un minimo di 4,50-5 euro/kg ad un massimo di 10-11 euro/kg a seconda del calibro, del colore e in genere della qualità, che è un fattore molto importante nella formazione del prezzo. "C'è una certa confusione al momento - osserva l'operatore - in quanto i prezzi interessanti spuntati da queste primizie inducono alcune aziende a buttare dentro qualsiasi cosa, senza un accurato lavoro di selezione, come invece fanno altre aziende fornitrici di ciliegie".

Sono presenti sul mercato anche alcune partite di ciliegie spagnole di calibri piccoli e qualità inferiore al prodotto italiano, vendute intorno a 3 euro/kg e idonee ad una certa fascia di domanda. La merce spagnola di maggiore qualità e calibro viene destinata al mercato francese, remunerativo in questo periodo, in quanto la Francia, pur essendo un grande produttore di ciliegie, avvia la sua stagione in un periodo più tardivo. "Si pensi che una piccola parte della produzione cerasicola spagnola - riferisce l'operatore del CAAB - viene coltivata in serra proprio per ii mercato francese".

Le prime albicocche spagnole hanno fatto la loro comparsa sul mercato in contemporanea con le prime produzioni pugliesi, segno che nel Sud Italia si sta investendo in varietà precoci. Secondo l'operatore: "Non credo perciò che le albicocche spagnole avranno molto spazio sul mercato, pur se la merce si presenta di gran calibro".

L'arrivo della frutta estiva ha fatto drasticamente calare le vendite della frutta invernale (mele e pere). Per quanto riguarda i kiwi, c'è ancora in giro merce nazionale di qualità buona, anche se va consumata in tempi abbastanza rapidi non appena esce dalle celle di stoccaggio. Il prodotto cileno è stato ostacolato dal precoce arrivo del kiwi neozelandese. Secondo l'operatore: "Ritengo si possa vendere kiwi italiano ancora fino quasi alla fine del mese".

Per il settore orticole, sono previste in arrivo per la prossima settimana le produzioni di pomodori, peperoni, zucchine e altri ortaggi dal Nord Italia, mentre la campagna del Sud Italia volge al termine. "I venditori del meridione - commenta l'operatore - vorrebbero spuntare al momento prezzi un poco più remunerativi, dato lo scemare delle quantità offerte. Tuttavia, un po' per la minore qualità delle produzioni a fine stagione, un po' per il previsto avvio della campagna ortaggi del settentrione, questo tentativo è destinato a fallire".

Per concludere, si segnala una domanda molto debole per la frutta esotica. "I consumi sono talmente bassi - afferma l'operatore del CAAB - che molti hanno tolto questa tipologia di merce dai banchi. Alcuni invece, in numero ridotto, importano prodotto di elevata qualità via aerea e lo vendono a caro prezzo per il segmento più alto di mercato".