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Intervista a Denis Ginard (SNIFL)

Francia: non manca la progettualita' alla Saint Charles International

Inizialmente la Saint Charles International (SNIFL) era un centro di commercio, trasporto e logistica incentrato esclusivamente sugli agrumi ma, con il tempo, la piattaforma è stata in grado di sviluppare la sua offerta.

Denis Ginard (nella foto sotto), presidente dell'Unione nazionale degli importatori ed esportatori ortofrutticoli lo conferma: "Da diversi anni, il volume totale si compone per il 50% da agrumi e altri frutti, per il restante 50% da verdure. Ciò è stato possibile grazie agli investimenti nella catena del freddo e nella realizzazione di magazzini adeguati a questi diversi prodotti. Il mix si è evoluto insieme a un'offerta che comprende produzioni convenzionali e biologiche".


Denis Ginard

Dopo la scorsa stagione, a livello di volumi i frutti più rappresentativi per la Saint Charles International di Perpignan rimangono le arance, seguite da clementine e mandarini, pesche, nettarine e angurie. Per quanto riguarda le verdure, la gamma comprende in primis pomodori, poi peperoni, lattughe e zucchine.

"Le aziende partner della piattaforma sono state capaci di adattarsi alle richieste dei clienti, in poco più di cinquant'anni di attività - ha spiegato Denis - Tale adattamento avviene attraverso i nuovi flussi, che stanno al passo con le nuove abitudini di consumo e ai nuovi interessi dei consumatori. Tra i prodotti che rappresentano un volume importante, troviamo le angurie in tutte le loro forme, ad esempio mini-angurie o varietà senza semi, i kaki che cominciano a essere molto diffusi e sempre più esportati, e la gamma di piccoli frutti. Il prodotto classico, la fragola, rappresenta ancora la maggior parte del totale, ma lamponi e mirtilli stanno recuperando terreno. In proporzione, sebbene ancora relativamente modesta, la diffusione di mango, melagrane e avocado risulta piuttosto considerevole".

"Di 1,766 milioni di tonnellate lavorate ogni anno dalla piattaforma, 1,1 milione provengono dalla Spagna e 450mila dal Marocco. I prodotti francesi rappresentano circa il 6-8% del volume commercializzato a livello mondiale. Tuttavia, in termini di trasporto e logistica, tutte le referenze regionali beneficiano delle infrastrutture della piattaforma e di questo massiccio flusso, da Perpignan verso i mercati francesi ed europei. La Saint Charles International è stata costruita su aziende locali di import-export, a cui hanno subito aderito le filiali francesi dei maggiori gruppi spagnoli e marocchini, desiderosi di sviluppare commercio e logistica per le loro produzioni".


"I vantaggi di stabilirsi nella nostra zona sono, ad esempio: una condivisione dei mezzi utili allo sviluppo di tutte le aziende del nostro settore, grazie in particolare all'azione dell'Unione nazionale degli importatori-esportatori di frutta e verdura della Saint Charles International; strutture di trasporto e logistica uniche in Europa, con partenze collettive giornaliere in tutte le principali città francesi ed europee; la presenza sul posto di amministrazioni statali incaricate del controllo, specializzate in ortofrutta e la cui competenza è riconosciuta in tutta l'Europa (dogane, servizi fitosanitari, DRAAF, DGCCRF, DDPP). Uno stimolo fondamentale che ha permesso la creazione di posti di lavoro e la nascita di società nella zona, creando un importante valore aggiunto".

"Col tempo gli acquirenti sono cambiati, anche se recentemente si è stabilito uno status quo: all'inizio era ovvio che i grossisti costituivano la maggioranza dei clienti. Nel corso degli anni, la centrale acquisti ha gradualmente integrato il portfolio clienti. I supermercati sono acquirenti importanti della Saint Charles. Alcune delle nostre società rimangono specializzate in uno o nell'altro tipo di clientela, mentre altre si rivolgono a una rete più vasta. Il quadro sarebbe incompleto se si ignorassero gli importatori stranieri. Di 1,766 milioni di ton, il 60% è commercializzato in Francia e il 40% in altri Paesi, in particolare in Germania, Italia e Svizzera. Tra questi flussi, alcuni sono rivolti direttamente alla grande distribuzione e altri tramite gli importatori".

"Ci sono due importanti profili commerciali alla Saint Charles: le filiali di importanti gruppi stranieri (o cooperative) che hanno una politica di avvicendamento nella gestione, come in qualsiasi altro gruppo di azionisti e società familiari indipendenti che, in linea di principio, potrebbero essere influenzate dal problema della successione. Ad oggi, possiamo vedere che la maggior parte delle nuove generazioni ha raccolto il testimone, insieme ad alcuni esempi di acquisizioni di aziende da parte di uno o più dipendenti. Le soluzioni quindi rimangono per lo più interne".

"Le nostre aziende si stanno sviluppando. Il problema che si pone oggi è la ricerca dei terreni, al fine di consentire alle nuove imprese di stabilirsi nella nostra zona, o la possibilità per le vecchie aziende di espandersi. Noi stessi progettiamo un ulteriore ampliamento, quando i terreni qui attorno saranno resi disponibili dalla comunità urbana di Perpignan. I piani di sviluppo sono in corso e consentiranno di accogliere nuove società di commercio, trasporto o logistica".


"Il Saint Charles Quality Approach, procedimento pionieristico nel settore ortofrutticolo francese, contribuisce a garantire i principi fondamentali del processo HACCP, comprese le analisi sanitarie e i controlli normativi e di standardizzazione effettuati su base giornaliera. Questa politica ha avuto inizio con l'amministrazione statale, oltre quindici anni fa, formalizzata con la firma di accordi triennali. Da tre anni, la SNIFL è anche un centro di formazione per più di cento persone, ogni anno: accreditamento di qualità nella formazione iniziale, o studenti in formazione continua, come requisito obbligatorio. Fornisce inoltre una formazione ad hoc secondo le richieste delle aziende, siano membri o esterni".

Altri esempi sono le competenze nel riciclo dei rifiuti, la ricerca di soluzioni energetiche (i tetti delle aziende sono già fatti di pannelli fotovoltaici) e, allo stesso modo, la multi-modalità, che è sia marittima per i flussi a monte (il porto commerciale di Port-Vendres è a circa venti minuti di distanza dalla piattaforma), sia su rotaia. Un terminal ferroviario è situato vicino alla piattaforma.

"Negli ultimi anni, la crescita della Saint Charles International si è concentrata principalmente sui flussi di esportazione - ha detto Denis - il settore internazionale rimane un'opportunità per il futuro". Per questo le aziende sono supportate dal gruppo Saint Charles Export, creato nel 2007, che offre soluzioni chiavi in mano in termini di organizzazione di missioni di ricerca, accettazione degli acquirenti o partecipazione a fiere di settore.

"Anche la multi-modalità è un progetto su cui investiamo a lungo termine, come parte di una politica di sviluppo sostenibile globale. Abbiamo aperto molte possibilità di valutazione e di azione: formazione, reclutamento, qualità e digitalizzazione, in breve, non ci mancano i progetti".


La piattaforma Saint Charles International riceve e commercializza prodotti, con un forte orientamento verso quelli di origini mediterranee, in particolare spagnoli, marocchini e francesi. Denis ha dichiarato: "Stiamo anche lavorando allo sviluppo del nostro portfolio clienti, in particolare quello estero, attraverso le iniziative del Saint Charles Export. Anche la diversificazione sulla base delle origini dei prodotti, elaborate dalla piattaforma per offrire una gamma più ampia dal primo gennaio al 31 dicembre, è importante per la nostra strategia di sviluppo".

Complessivamente, la piattaforma commercializza 1,766 milioni di tonnellate per 1,95 miliardi di euro di vendite (dati 2016/17). Alla Saint Charles International lavorano quotidianamente 2.200 impiegati.

Per maggiori informazioni:
St. Charles International
Tel.: +33 4 68 54 66 40

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: