Abruzzo: crescono le superfici coltivate ad aglio; forte la competizione con l'estero
"Al momento - racconta il produttore - la situazione è difficile, in quanto con l'aumento delle superfici coltivate si fa fatica a gestire le irrigazioni e la rotazione delle colture. La domanda di aglio non sembra mancare, ma non siamo in grado di stabilire le dimensioni dell'offerta".
Secondo il produttore, i prezzi all'origine risultano in aumento a causa del caro gasolio e dell'incremento delle spese. "Si registrano tuttavia contrattazioni a prezzi esigui da parte di abusivi o produttori che coltivano il prodotto come lavoro secondario".
Per quanto riguarda le condizioni climatiche: "Ultimamente registriamo notevoli sbalzi termici (di giorno 20 °C, di notte 4-5 °C) con conseguente stress per le piante", dice il produttore.
"La competizione con il prodotto estero è molto forte, ma per quanto riguarda la qualità, non esiste un prodotto veramente controllato dalla semina al raccolto, come il nostro. Noi lavoriamo prevalentemente con i mercati italiani all'ingrosso".
"Vorrei solo aggiungere che oggi chi pratica seriamente l'agricoltura sembra penalizzato", conclude il produttore.