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Calabria: da Coldiretti alcune proposte contro la crisi del comparto agrumi

Il presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro ha scritto una lettera all’assessore regionale all’agricoltura Pietro Amato e al dirigente Rocco Leonetti, ribadendo un pacchetto di proposte per superare la crisi che sta colpendo pesantemente i produttori agrumicoli della piana di Gioia Tauro. Nella missiva, Molinaro "ritiene indispensabile avviare con urgenza l’attivazione di una serie di misure in grado di sostenere la ripresa e il rilancio di questo importante comparto economico della nostra regione".

Le proposte dell’organizzazione sono così riassunte:
1) Contributo "una tantum" (in regime di de minimis) a favore degli imprenditori agricoli per compensare le perdite derivanti dalla crisi. Il criterio che si può adottare è quello della superficie risultante dal fascicolo aziendale, condotta in conformità ai criteri della condizionalità.
2) Riconversione varietale e diversificazione colturale: attivando le priorità previste per il settore nel Programma di Sviluppo rurale 2007-2013 utilizzando varietà che rispondono alle esigenze di mercato e garantiscono un ampliamento del calendario di raccolta e commercializzazione e nuovi impianti che assicurano la riduzione dei costi.
3) Contenimento dei costi produttivi: attivando le azioni che favoriscono la ricomposizione fondiaria e l’ampliamento della superficie aziendale (art. 19 legge regionale n° 19/09 e la proposta al Collegato della Finanziaria regionale 2010 per agevolare il ricambio generazionale e l’ampliamento della dimensione aziendale attraverso l’erogazione di agevolazioni per l’affitto di terreni agricoli).
4) Ristrutturazione finanziaria dei debiti a breve: sostegno per l’accesso al credito tramite Confidi (Interventi a favore di forme collettive di garanzie fidi nel settore agricolo proposta al Collegato della Finanziaria regionale 2010).
5) Tracciabilità dei succhi ed indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti in etichetta: garantisce trasparenza sulla provenienza delle arance e favorisce il consumo del prodotto locale.
6) Intensificazione dei controlli sulle importazioni: con particolare riferimento al porto di Gioia Tauro sulle quantità importate e le loro destinazione al fine di contenere il fenomeno della concorrenza sleale e la produzione di succhi falsi Made in Calabria.
7) Intensificazione dei controlli di processo: in particolare nelle industrie di trasformazione allo scopo di evitare le sofistificazioni che consentono la produzione di succhi senza arance.
8) Sostenere l’utilizzo delle produzione ancora disponibile per scopi sociali: disponibilità del prodotto nelle mense pubbliche - ristorazione collettiva – banco alimentare, con una campagna di promozione per la consumazione dei succhi di agrumi ecc., al fine di favorire il recupero parziale delle perdita e la valorizzazione di questo prodotto che diventa anche un momento di promozione, di solidarietà e di beneficio per la salute.

In ultimo consapevoli della necessità per il reperimento delle risorse economiche necessarie, Molinaro rilancia che risulta essenziale e non più rinviabile, che si ponga mano alla rimodulazione dei fondi Fas (Fondi aree sottosviluppate) che sono nella disponibilità della regione.
Data di pubblicazione: