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Focus sul mercato mondiale delle drupacee

Dopo annate commerciali poco favorevoli, sembra che i coltivatori europei di drupacee stiano guadagnando di nuovo, quest'anno. Fatta eccezione per la Grecia, la produzione è molto più limitata ovunque. Questo sta determinando prezzi notevolmente favorevoli perla frutta estiva spagnola, ad esempio. Il Sudafrica sta spedendo le ultime susine in Europa, ma i clienti europei non riescono a comprendere i prezzi così alti. Dall'altra parte dell'Oceano, in Carolina del Sud, il volume di raccolta è tornato a un livello normale dopo un'annata di produzione molto scarsa registrata l'anno scorso.



Spagna: annata totalmente diversa, con prezzi elevati e carenze
Quest'anno la Spagna ha avuto una campagna drupacee totalmente diversa rispetto al 2017. Mentre la stagione dell'anno scorso era stata caratterizzata da un'offerta eccessiva, risultata in prezzi e rese disastrosi, quest'anno tutte le zone di produzione hanno registrato un ritardo nella raccolta e volumi più bassi, cosa che ha reso le vendite più fluide, con alcune difficoltà a soddisfare la domanda.

Per esempio, Murcia, la principale zona di produzione di drupacee della Spagna, è stata colpita gravemente da piogge e grandinate. Di conseguenza, sono state raccolte notevolmente meno albicocche, pesche, pesche tabacchiere, nettarine e susine. Questo ha avuto un grande impatto su altre zone di produzione, come Siviglia e Huelva perché il mercato era relativamente vuoto. Quest'anno gli esportatori hanno registrato dei problemi a soddisfare la domanda in Europa e questo ha determinato che le esportazioni verso Paesi terzi fossero molto più limitate.

A Huelva la stagione precoce delle drupacee (da serra) è stata segnata da una scarsa competizione e da buoni prezzi. "Abbiamo avuto a che fare con meno problemi rispetto alle scorse campagne - ha spiegato un esportatore - Pensavamo che il raccolto sarebbe stato tardivo, ma rispetto a Murcia e Siviglia eravamo ancora in anticipo. Questo ci ha fornito molto spazio sul mercato e dal momento che coltiviamo in serra, pioggia e grandine non sono fattori determinanti. I prezzi sono simili a quelli dell'anno scorso, ma non abbiamo sperimentato il tipico calo di prezzi che si verifica a maggio e, in ogni caso, ci si aspetta che le carenze continueranno fino all'arrivo del raccolto da Estremadura e Lleida. Inoltre, la raccolta dalle colture in pieno campo è cominciata tardi e con volumi più bassi.

A Siviglia la stagione è cominciata dieci giorni più tardi e con volumi più bassi dovuti alle piogge. Siviglia produce principalmente pesche, nettarine e pluot (metà susina e metà albicocca). La campagna durerà ancora 3 o 4 settimane. I prezzi sono alti rispetto all'anno scorso, dopo una serie di pessime stagioni di fila. Dopo la fine della campagna sarà più chiaro se le quotazioni riusciranno a compensare i volumi inferiori.

Estremadura è specializzata nella coltivazione delle susine ed è la zona di produzione più importante in Spagna per questo tipo di frutto. La raccolta sta cominciando con circa 15 giorni di ritardo quest'anno. Questo vale anche per albicocche, pesche e nettarine. E' previsto un calo di produzione di circa il 40%, che risulterà in una carenza di susine; infatti, le varietà più precoci sono state colpite dal gelo durante il periodo di fioritura e le varietà più tardive hanno patito piogge eccessive e grandine, che hanno compromesso l'allegagione dei frutti. Inoltre, varietà come la Fortuna, che solitamente non riscontrano problemi, potrebbero avere delle difficoltà.

Il Cile ha smesso di esportare susine qualche settimana fa e anche la stagione sudafricana è terminata, perciò si sono verificati alcuni vuoti sul mercato. Nelle prossime tre settimane ci saranno comunque delle carenze e i prezzi dovrebbero essere molto alti. Di conseguenza, produttori ed esportatori si concentreranno sulle destinazioni europee e ignoreranno le destinazioni d'oltremare, che sono più rischiose, come il mercato cinese, appena aperto. Estremadura, insieme a Murcia, è la regione che ha registrato l'impatto maggiore da piogge e grandinate. In vista del maltempo previsto per questa settimana è probabile che si verificheranno nuovamente importanti cali di produzione.

La raccolta della frutta in Catalogna sta cominciando 8-10 giorni più tardi e il volume di produzione dovrebbe diminuire del 17% (a 471.430 ton). Il volume di pesche è più basso del 13% (114.250 ton) e il raccolto di pesche tabacchiere dovrebbe essere più basso del 18% (127.560 ton). Per quanto riguarda le nettarine, la produzione dovrebbe diminuire del 19% (a 207.310 ton) e la produzione di pesche gialle (Pavia) diminuirà del 12% a 22.310 ton. Tale calo di produzione è il risultato di una serie di fattori, tra cui un periodo di fioritura lungo e irregolare, seguito da problemi di allegagione del frutto.

Inoltre, degno di nota è l'impatto delle gelate notturne registrate a febbraio e marzo, soprattutto per le varietà precoci, oltre che le grandinate registrate ad aprile e maggio. Dato il numero inferiore di frutti per albero, le dimensioni delle drupacee dovrebbero essere più grandi. Inoltre, c'è stata anche una riduzione del 2% nella superficie dedicata a pesche e nettarine. Anche quella coltivata a pesche tabacchiere è diminuita, mentre quella destinata alle pesche tonde in realtà è aumentata.

Ad Aragona è stato riportato un ritardo di 15 giorni. La produzione totale di drupacee dovrebbe risultare più piccola del 15% circa. Solo le ciliegie si sono salvate da questa tendenza, dal momento che il loro volume di produzione sta aumentando.

Italia: il calo di produzione genera ottimismo
Il mercato italiano delle drupacee sta affrontando le conseguenze delle condizioni climatiche e difficoltà nei consumi. Tuttavia, visto che i volumi disponibili nel 2018 sono più bassi di quelli del 2017, attualmente si registra un po' di ottimismo sul mercato italiano. Le previsioni di produzione per pesche e nettarine confermano il calo annunciato all'inizio di maggio. Nel complesso si prevede un produzione di 3.670.000 ton, l'8% in meno rispetto al 2017. Se non si tengono in considerazione le percoche, destinate principalmente all'industria di trasformazione, il calo ammonta in realtà all'11%. La Grecia è l'unico paese che ha registrato un aumento nei volumi di produzione (+20%), ma l'effetto sul mercato europeo sarà limitato perché l'incremento riguarderà principalmente le suddette percoche. L'Italia si aspetta un calo del 16% rispetto all'anno scorso; al Sud la percentuale in realtà supererebbe il 20%.

Ci sono stati anche meno problemi nella vendita di pesche e nettarine di dimensioni più piccole, perché i calibri sono generalmente grandi (A, AA, AAA). Tra l'altro, è presente una buona domanda da Polonia e Scandinavia per frutti di dimensioni medio-piccole. Le vendite procedono relativamente senza problemi e non sono previsti grandi cambiamenti nei prossimi due mesi, a meno che non si registrino condizioni climatiche estreme. Per fare sì che la campagna duri dai primi di maggio fino a ottobre, in Campania, ad esempio, le nettarine vengono coltivate sia in serra che in campo aperto. Un commerciante non si preoccupa dell'offerta spagnola, ma gli esportatori greci stanno adottando una strategia di commercializzazione più aggressiva.

Il mercato italiano è un importatore netto di pesche tabacchiere. Le pesche tradizionali stanno perdendo la loro attrattiva per i consumatori italiani, l'interesse per le pesche tabacchiere, invece, continua a essere buono. Inoltre, questa varietà ha un sapore più uniforme, al contrario delle pesche tradizionali, il cui sapore è più variabile. L'Italia fu uno dei primi Paesi a sviluppare una serie di varietà di pesche tabacchiere, ma il mercato continua a essere dominato dalla Spagna. Le nettarine piatte non riescono a raggiungere lo stesso livello di successo e rappresentano solo il 5% del segmento delle platicarpe. Nel frattempo è cominciata la raccolta italiana nelle Marche, con primi quantitativi limitati. Questa stagione terminerà intorno al 15-20 agosto. Grazie agli impianti in crescita, sono previsti volumi stabili, nonostante le perdite registrate nel segmento precoce. 

Dal momento che la produzione di albicocche è più bassa del 30-40% rispetto all'anno scorso, anche in questo caso era previsto un inizio migliore. La raccolta è in pieno corso nell'Italia meridionale, mentre a nord del paese è cominciata solo recentemente. Le piogge delle ultime settimane hanno avuto un impatto sulla qualità organolettica della frutta e, come risultato, il consumo è in qualche modo più basso. Ora che sono tornati sole e alte temperature, c'è speranza per una ripresa del mercato. La maggior parte delle perdite è stata registrata in Basilicata, ed è stata dovuta alle gelate di fine febbraio. In Calabria è cominciata la stagione delle albicocche rosse. Nonostante la pioggia e il gelo durante il periodo di fioritura, il volume di produzione è paragonabile a quello del 2017. La raccolta delle varietà precoci Pricia e Tsunami è cominciata nella pianura di Sibari e presto continuerà con le varietà Orange, Orange Rubi e Rubistà. La stagione terminerà a luglio.

Infine, per le ciliegie, sebbene il clima ha avuto un impatto sulla produzione precoce, la domanda non manca. Tuttavia, i commercianti si lamentano che la situazione presente sul mercato non è buona come quella sperimentata da altre drupacee. Negli ultimi anni la superficie coltivata a ciliegie è aumentata notevolmente e ciò non facilita certo le vendite di ciliegie. La stagione è al suo picco in Puglia con la varietà Ferrovia, che è una ciliegia di ottima qualità. I prezzi non sono stati male alla fine di maggio 2018. Le ciliegie precoci Bigarreau hanno registrato alcuni casi di cracking, ma le varietà Ferrovia e Giorgia sono di qualità migliore.

La Francia sta registrando una stagione atipica
"A causa delle condizioni climatiche la situazione sul mercato francese è stata difficile finora - ha dichiarato un commerciante - Non abbiamo quasi mai registrato un mese di maggio con pioggia, grandine, fluttuazioni delle temperature e vento, che ha rallentato di 15 giorni la produzione. Le vendite non si sono ancora riprese".

"La frutta è di buona qualità e ha buone dimensioni, ma il consumo è ancora molto basso. Vista la produzione limitata tutti si aspettavano che i prezzi aumentassero rapidamente. Il prezzo delle pesche è nuovamente salito da una settimana. la quotazione di vendita oscilla tra 2 e 3 euro, a seconda di calibro e varietà".

"Le albicocche restano popolari in Francia. Le prime varietà spagnole che sono arrivate sul mercato francese non erano ancora adeguate dal punto di vista del sapore, ma la qualità sta cominciando a migliorare e presto sarà disponibile anche la produzione francese".

USA: la produzione della Carolina del Sud torna ai livelli del 2016
Dopo che le condizioni climatiche hanno drasticamente ridotto il raccolto del 2017, la Carolina del Sud ha cominciato l'attuale stagione con un grande volume di pesche. JW Yonce, della società di produzione omonima di Johnston, ha comunicato a FreshPlaza di avere cominciato prima quest'anno, in seguito a un inverno fresco con una buona fioritura, a cui è poi seguita una primavera calda. Abbiamo cominciato l'imballaggio il 1 maggio e ci aspettiamo che la stagione continui fino al 15 settembre. Dopo un calo di produzione del 20% registrato l'anno scorso dalla regione, sono previsti colui normali.

La qualità della frutta è buona, come lo è anche il sapore; i calibri stanno cominciando ad aumentare. La domanda è forte. Yonce la definisce persino sorprendentemente buona, dal momento che l'estate non è ancora cominciata e la richiesta spesso esplode nella seconda o terza settimana di giugno.

Allo stesso tempo anche la California sta fornendo le sue pesche, con un'ampia gamma di calibri. Il raccolto precoce della Georgia è limitato, ma per questo mercato è prevista una movimentazione maggiore.

I prezzi sono a un livello paragonabile a quello del 2016. L'imballatore ha messo in evidenza che c'è stata una fornitura stabile e che fornitura e domanda sono stati in buon equilibrio. Sebbene la società spedisca drupacee a New York, Detroit e Chicago, quest'anno si sta concentrando anche sul sud. La ragione sta nell'aumento dei costi di spedizione e nella nuova normativa per i camion che obbliga il prodotto ad arrivare più tardi a destinazione.

Sudafrica: resistenza ai prezzi elevati delle susine in Europa sul finale di stagione
Attualmente gli ultimi volumi di susine sudafricane, principalmente di varietà Angeleno e Flavor Fall, sono in fase di spedizione, ma alcuni grandi esportatori hanno già terminato la stagione. Le susine sudafricane hanno avuto una buona primavera e un buon autunno. I volumi sono diminuiti quando la domanda è stata molto alta. Tuttavia, alla fine della stagione c'è stata un po' di resistenza ai prezzi elevati sul mercato europeo. Di conseguenza, alcuni esportatori hanno deciso di evitare alcune destinazioni europee e di soddisfare solo i programmi dei supermercati inglesi. La campagna di altre drupacee, come pesche, nettarine e albicocche è già terminata.

Germania: carenza notevole di albicocche
Attualmente sul mercato tedesco l'offerta e la domanda non sono in equilibrio. A causa delle condizioni climatiche sfavorevoli in Europa meridionale si è verificata una forte carenza di albicocche, sia dalla Spagna che dalla Francia, dove la stagione è cominciata anche con un ritardo di 10 giorni con le varietà Colorado e Pricia. Dalla Spagna, tuttavia, c'è una fornitura maggiore di Red Orange. La frutta francese, al momento, ha un prezzo più elevato di 0,40 euro rispetto a quella spagnola. Rispetto all'anno scorso i prezzi al chilogrammo sono più alti di circa 0,50 euro.

Per quanto riguarda nettarine e pesche è presente una carenza di grandi dimensioni, che sono, tuttavia, molto popolari nei mercati all'ingrosso tedeschi. Nell'ambito del settore della vendita al dettaglio, tuttavia, frutti relativamente piccoli (come la varietà Morena) vengono venduti in diversi imballaggi. Inoltre, la fornitura in questo segmento proviene quasi esclusivamente dalla Spagna. Le pesche tabacchiere sono nuovamente sul mercato con prezzi attuali di circa 2,60 euro/kg (calibri AA).

Paesi Bassi: prezzi elevati per le drupacee nel 2018, dopo un 2017 sfavorevole
Dopo una campagna olandese delle drupacee estremamente difficile nel 2017 in termini di prezzi, la situazione sembra essere totalmente opposta quest'anno, secondo un grande importatore olandese. L'importatore parla di prezzi elevati su tutta la linea. "La fornitura di pesche tabacchiere è piuttosto normale. La situazione sul mercato delle pesche sta lentamente tornando alla normalità, mentre le stagioni in Italia e a Badajoz entrano gradualmente nel vivo, ma fino ad ora è stata particolarmente buona. La produzione di susine ha mostrato un rallentamento e le nettarine sono molto ricercate. Di conseguenza, i prezzi per il prodotto imballato sono notevolmente più alti (0,60-0,70 euro/kg) rispetto all'anno scorso. Inoltre, con l'attuale clima favorevole, le drupacee si vendono come le caramelle.

La fornitura da Murcia, che altrimenti potrebbe causare alcuni disagi sul mercato, è già terminata da due settimane ed è stata interessata dalle gelate. Siviglia ha avuto un raccolto ragionevole e ne ha beneficiato, ma ci sono carenze enormi in Europa. Tutte le esportazioni che seguono quelle da Siviglia e Murcia hanno subito un ritardo di due settimane, perciò l'esportatore si aspetta che le condizioni di mercato si manterranno buone. Nel complesso, la produzione è notevolmente più bassa (-25%), ma l'anno potrebbe concludersi con risultati buoni in termini di prezzo.

Belgio: prezzi e consumo elevati
Fino ad ora in Belgio la stagione delle drupacee è andata bene grazie all'ottimo clima. Eppure l'offerta non è molto ampia, soprattutto per quanto riguarda le nettarine. E' presente una piccola carenza persino per le nettarine gialle. La fornitura, relativamente limitata, è una conseguenza del clima moderato registrato in Spagna. I prezzi delle drupacee sono piuttosto elevati a seconda del marchio e del calibro. I prezzi oscillano tra 2,80 e 2,50 euro/kg. La qualità attuale è molto buona. La prospettiva è che vendite e fornitura aumenteranno di nuovo nelle prossime settimane, ma tutto dipenderà dal clima.

Israele: un inizio tardivo non è mai buono per volumi e prezzi d'esportazione
Dopo un inizio di stagione tardivo, la raccolta israeliana di drupacee è in pieno corso. I periodi più freddi a fine inverno, combinati con le pesanti piogge, hanno spinto la raccolta alla fine di aprile, ma secondo i primi rapporti non sono stati registrati danni alla produzione. Ciononostante ci sarà un impatto sul potenziale d'esportazione per le drupacee israeliane dal momento che l'export in Europa è fattibile solo all'inizio della stagione, prima che la Spagna arrivi sul mercato. In questo senso, un inizio più tardivo della campagna israeliana comporta svantaggi in termini di prezzi e volumi d'esportazione. Di conseguenza, le quotazioni sul mercato locale al momento sono leggermente più basse di quelle registrate negli anni precedenti. Le albicocche vengono vendute a 4-5 euro/kg, le susine a 5-6 euro/kg e le pesche e nettarine a 2-3 euro/kg. Nelle prossime settimane è previsto un mercato ragionevolmente più stabile. Pesche e nettarine rappresentano circa la metà del volume di consumo a Israele, seguite da susine e albicocche.

Dopo alcuni anni favorevoli di fila per i coltivatori di drupacee, recentemente sono stati piantati altri 200 ettari che diventeranno produttivi nei prossimi anni. Per scongiurare una situazione di sovrapproduzione, il Ministro dell'Agricoltura di Israele ha predisposto un programma che incoraggia i coltivatori a concentrarsi maggiormente sul mercato d'esportazione quando possibile. Il programma comprende sovvenzioni e consulenze per i coltivatori che lavorano con varietà precoci di alta qualità destinate all'export in Europa e in Regno Unito.

Australia: le nettarine dominano il mercato locale, esplodono le esportazioni in Cina
La stagione australiana delle drupacee è stata migliore in termini di tempismo e qualità rispetto all'anno scorso. La domanda interna non è stata molto grande, ma il sapore e le dimensioni dei frutti hanno comunque attirato un po' di consumo. L'offerta di pesche è stata piuttosto ampia, cosa che ha prodotto un profitto scarso per i coltivatori. Le quantità disponibili di nettarine sono state buone, ma non c'è stato segno di sovrapproduzione, mentre ci sono state meno susine rispetto alla stagione scorsa e le rese di albicocche sono state un po' più basse. Le nettarine continuano a dominare le vendite sul mercato australiano, con quelle a polpa gialla preferite rispetto a quelle a polpa bianca.

L'anno scorso le esportazioni di drupacee australiane sono aumentata del 167% in termini di volume rispetto a un anno prima, prevalentemente grazie ai nuovi protocolli concessi a pesche e susine che hanno permesso loro di accedere al mercato cinese, sulla scia di quelli concessi per le nettarine un anno prima. Anche le albicocche hanno accesso al mercato cinese, ma si tratta di un frutto piuttosto delicato e c'è bisogno di miglioramenti nel protocollo di mercato.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: