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L'opinione di Massimo Scozzoli

Se le pesche non sono buone, la colpa non e' solo dei produttori

Calo dei consumi di pesche e nettarine, a chi va imputata la responsabilità? Nei giorni scorsi, Claudio Mazzini di Coop Italia ha rilasciato dichiarazioni su FreshPlaza (cfr. articolo del 15/05/2018) e su altre testate circa la qualità delle drupacee, in particolare pesche e nettarine.



"Vorrei prendere spunto dall'analisi di Mazzini - spiega il produttore Massimo Scozzoli di Forlì - per portare un mio contributo alla riflessione. Quando la qualità della frutta in vendita non soddisfa, la colpa ricade in genere sul mondo produttivo. Ma proviamo a rovesciare il discorso, partendo dai requisiti commerciali richiesti dalla Gdo alla produzione. Purtroppo per anni, o forse per decenni, i distributori hanno richiesto pesche omogenee, con lunga vita di scaffale, tutte uguali, senza difetti di sorta. Per ottenere un risultato del genere, i parametri di maturazione e gusto sono necessariamente passati in secondo piano".

E poi vi è un altro concetto: la Gdo lavora su grandi volumi. Il filo conduttore è sempre lo stesso: "grandi volumi per abbattere i costi". Però i grandi quantitativi di pesche e nettarine si lavorano per forza in grandi stabilimenti, con macchine selezionatrici che devono avere in carico frutta abbastanza consistente, per poterla calibrare senza rovinarla.



"Se guardiamo al passato, sono stati spesso proprio i requisiti commerciali richiesti dalla Gdo ad aver innescato processi scarsamente premianti sul fronte del gusto e del grado di maturazione - aggiunge Scozzoli, che coltiva 25 ettari di pesche e nettarine e le commercializza in proprio - Purtroppo tali scelte sono andate necessariamente nella direzione opposta rispetto alla qualità organolettica. Ora, è vero, c'è una inversione di tendenza, e una richiesta di frutta qualitativamente superiore, gradevole e matura al punto giusto. Ma ciò comporta che si debba rinunciare ad altri parametri".

"Bene dunque se la Gdo sta cambiando passo - conclude - senza però dimenticare che da sempre vende quello che ha voluto acquistare, che ha richiesto e ordinato. Se il prodotto non soddisfa, allora i fornitori vanno cambiati, o va modificato il modo di gestire la frutta. A Mazzini dico che può stare tranquillo: ce ne sono parecchi di produttori bravi, che lavorano bene e che possono diventare interlocutori per un cambiamento di rotta".

Contatti:
Società Agricola Scozzoli
Via Lughese 111
47122 Forlì - Italy
Tel.: (+39) 339 432 8108
Email: societaagricolascozzoli@live.it