Il manager prosegue specificando che l'azienda è più focalizzata su programmi di successo, che non su singole referenze. Ciò non ha impedito un restyling della linea storica di insalate in busta, con una grafica ripensata. La finestra trasparente dalla quale mostrare il prodotto è molto più ampia rispetto al passato ed è stato apportato anche un cambiamento nella dimensione dei nomi, con una maggiore visibilità dei semi che arricchiscono le insalate (la loro immagine, inoltre, è stata resa più evidente).
"Anche nel 2018 - sottolinea Boscolo - ci orienteremo sui progetti. Stiamo valutando nuove linee, con nuove referenze". Nel frattempo, sono state inserite alcune proposte provenienti da agricoltura sostenibile.
"Per il prodotto imbustato, siamo concentrati soprattutto sul mercato italiano con il marchio Valfrutta, già ampiamente noto al mercato nel settore del trasformato. Siamo invece fortemente orientati al mercato estero per quanto riguarda la fornitura della materia prima, che per un 70-75% va a paesi nordeuropei, scandinavi e all'Inghilterra".
Buste monoporzione
Boscolo conclude: "La tendenza del pasto unico e dei prodotti già pronti da cucinare è sempre crescente, così come la domanda per il formato più piccolo, destinato ai single. Ci risultano percentuali in crescita anche tra coloro che mangiano fuori casa". Con le loro proposte, Cultiva e Valfrutta Fresco intendono rispondere a tutti questi trend.
In foto qui sotto: la nuova busta per il Radicchio di Chioggia IGP. Cultiva è stata tra i fondatori del Consorzio di Tutela per questo prodotto. L'autorizzazione all'uso del marchio IGP da parte di Valfrutta sulla busta risale a qualche mese fa. Cultiva fornisce anche Radicchio di Chioggia a la julienne per la realizzazione dei cappellacci ripieni a marchio Artusi (sulla sinistra in foto).