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Intervista a Gianmarco Laviola alla guida di Princes Italia.

Princes valorizza la filiera del pomodoro 100% pugliese

"Tra i fattori all'origine dell'attuale situazione di crisi per il settore del pomodoro da industria, c'è sicuramente un'eccessiva banalizzazione del prodotto finito da parte del mercato italiano. Offrire un barattolo di pelati a soli 30 centesimi significa non riconoscere l'eccellenza della materia prima nazionale e non valorizzare, al tempo stesso, l'esperienza secolare del nostro Paese nella trasformazione del pomodoro". Questo il commento di Gianmarco Laviola (foto a lato) Amministratore Delegato alla guida di Princes Italia Industrie Alimentari (PIA), intervistato da FreshPlaza.

"Ritengo inoltre urgente che il comparto italiano intraprenda chiaramente la strada della valorizzazione etica di tutta la filiera, in cui ogni attore abbia la garanzia della giusta remunerazione e possa contare su un contesto culturale – ancor prima che legislativo – che gli consenta di evitare e stigmatizzare ogni ricorso all'illegalità".

Nell'ultimo triennio l'Azienda ha registrato un significativo miglioramento degli standard etici all'interno della propria filiera del pomodoro in Italia. A partire dal 2015, infatti, ha effettuato oltre 3.600 audit sul campo, con personale proprio, per valutare i coltivatori coinvolti nella propria supply chain e per supportarli nel processo di adozione di un modello etico della gestione delle risorse.

Nel 2017, al termine della stagione del pomodoro in Italia, l'81% delle aziende agricole partner di Princes Industrie Alimentari hanno conseguito la certificazione "GlobalGAP GRASP" o "SA8000" (tra i principali standard di qualità a livello mondiale che garantisce l'adozione delle migliori pratiche e standard etici nel settore agricolo). Queste aziende hanno conferito l'87% del pomodoro fresco lavorato da Princes.

Con una capacità di trasformazione di 300.000 tonnellate di pomodori freschi, Princes Italia Industrie Alimentari punta, tra gli obiettivi prioritari da raggiungere entro il 2018, alla lavorazione di materia prima di origine 100% pugliese.

La società, costituita nel 2012 e sotto il controllo della multinazionale giapponese Mitsubishi Corporation, gestisce a Foggia il più grande sito industriale d'Europa per la trasformazione del pomodoro.


La fabbrica di Foggia è una delle più moderne ed efficienti strutture di lavorazione del pomodoro in Europa. Estesa su 120.000 metri quadri, lavora circa 300.000 tonnellate di pomodoro fresco all'anno.

Un consumo che cambia
Secondo Laviola, il pomodoro pelato sta vivendo una forte crisi nel mercato italiano, prevalentemente per effetto di un profondo cambiamento negli stili di consumo: si acquista sempre meno pasta e si dedica sempre meno tempo alla cucina, preferendo soluzioni alimentari già pronte. Una tendenza alimentata, tra l'altro, da una generale mancanza di consapevolezza circa le qualità del prodotto stesso.

Il pomodoro pelato, infatti, è l'espressione più alta delle virtù di tutti i cosiddetti prodotti "rossi": la bacca, infatti, per poter essere inscatolata come "pomodoro pelato" deve essere perfetta, cioè priva di difetti o ammaccature e, soprattutto, del colore rosso acceso che tutti conosciamo. Questo aspetto differenzia il pelato da altri prodotti derivati del pomodoro, come ad esempio le passate o le polpe, per i quali la macinatura può essere effettuata anche con frutti meno "perfetti".

Fornitori e mercati d'esportazione

"I nostri fornitori - spiega l'AD - sono degli esempi di eccellenza etica e rappresentano un riferimento per il settore, mostrando un approccio costruttivo ed efficace alla gestione del lavoro, in grado di generare valore per l'intera supply chain. Continueremo a impegnarci al massimo delle nostre possibilità in questa direzione, sia internamente all'Azienda sia collaborando con clienti e partner".


La maggior parte del pomodoro lavorato a Foggia viene raccolta in zona, a breve distanza dalla fabbrica dove vengono realizzati diversi prodotti sia a marchio proprio sia per conto di clienti del settore retail, che vengono poi commercializzati e distribuiti in tutto il mondo.

"Ciascun anello della catena di distribuzione – che si tratti di un rivenditore, produttore o coltivatore – ha un ruolo fondamentale nello stimolare un cambiamento positivo e assicurare un futuro sostenibile per l'industria del pomodoro sul lungo periodo. Questo ruolo deve essere compreso da tutti i soggetti coinvolti. Ad oggi, l'Europa e, in particolare, il Regno Unito, rappresenta il mercato principale per Princes Industrie Alimentari; ma esportiamo il pomodoro pugliese anche in altri Paesi del mondo, come ad esempio in Australia, Giappone, Nord e Sud America".

Fair play
Per quanto attiene la concorrenza, una vicenda come quella dell'antidumping australiano sul pomodoro italiano d'importazione insegna che, secondo Laviola: "la competizione dovrebbe basarsi sulla qualità delle materie prime e dei processi, unita alle capacità gestionali delle aziende. Qualsiasi distorsione della concorrenza perpetrata con l'imposizione di dazi è da censurare e non è certamente sostenibile a lungo".

"In generale, sono dell'avviso che la concorrenza, purché basata sui criteri di correttezza ed equità, sia benefica per favorire lo sviluppo dei mercati e delle singole imprese. In questo senso, sono convinto che il prodotto alimentare italiano avrà sempre una marcia in più nel mercato globale".

Il miglioramento varietale e l'agricoltura di precisione
L'innovazione a vantaggio di una migliore qualità del prodotto e di una maggiore sostenibilità delle pratiche agricole è ormai un fattore centrale anche per l'industria del pomodoro. Princes è all'avanguardia nello studio di nuove sementi e nuove tecniche di coltivazione volte a migliorare i raccolti in termini di produttività e qualità dei frutti, nonché a minimizzare l'utilizzo di risorse naturali.

Per quanto riguarda la cosiddetta "agricoltura di precisione", il manager riferisce: "Il ruolo di queste nuove tecnologie è ancora limitato nella nostra industria, benché il potenziale sia elevato. Princes ha in cantiere una serie di progetti innovativi anche su questo fronte, che presto condivideremo con i nostri fornitori di pomodoro".

Gli accordi di filiera
In merito alle ricorrenti insoddisfazioni della base produttiva per gli accordi sul prezzo stipulati spesso troppo tardivamente al Nord come al Sud Italia, l'AD sottolinea: "Negli anni, abbiamo costruito rapporti di fiducia con le cooperative agricole nostre fornitrici, basati sulla conoscenza e sul rispetto delle reciproche esigenze. In Princes riteniamo che sia pieno diritto della parte agricola programmare i propri investimenti; quindi, comprendiamo bene la loro necessità di avere conferme sui volumi che saranno ritirati dall'industria già nei primi mesi dell'anno e ci stiamo muovendo proprio in questa direzione".

Contatti:
Princes Industrie Alimentari Srl

Località Incoronata - Zona ASI
71122 Foggia (FG) - Italy
Tel: +39 0881 352 400
Web: www.princesgroup.com