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L'agrume Fragolino della Coop Motta Cooperativo sempre piu' apprezzato dai mercati

"Ho creduto sin dall'inizio nella particolarità del nostro Fragolino, che ho voluto impiantare a tutti i costi dopo averlo visto per la prima volta sette anni fa presso l'Istituto Sperimentale per l'Agrumicoltura di Acireale. Mi ha colpito subito per il suo colore e il suo sapore". A dichiararlo a FreshPlaza Lucio Oliveri, amministratore unico di Motta Cooperativa Agricola.


In foto Lucio Olivieri amministratore unico di Motta Cooperativa Agricola.

"E' davvero un agrume prelibato: si tratta di un clone nucellare della varietà tarocco denominato Tarocco Lempso, che noi abbiamo registrato con il marchio di Il Fragolino Arancia Rossa® perché nella fase di degustazione rilascia un retrogusto di fragola leggermente frizzante".

"La campagna commerciale, come è risaputo, presenta delle complessità a causa della siccità estiva e delle temperature sopra la media stagionale, con la caratteristica peculiare di una certa abbondanza di prodotto, sebbene in molti casi di piccola pezzatura".



"Abbiamo iniziato bene con la varietà Navelina e ora con il Fragolino che è il nostro prodotto di punta. Gli alberi sono rigogliosi, la pezzatura è media anche perché gli alberi sono carichi. Il Fragolino è sempre più apprezzato dai consumatori, che trovano in questo agrume molte peculiarità. Adesso si presenta con sfumature di colore rosso, bellissime; è inoltre dolcissimo (13 gradi Brix)".



Il frutto è di pezzatura media, la buccia è di colore giallo-arancio scuro, intensamente arrossato in modo più o meno diffuso, con superficie a grana fine, sottile. La maturazione dipende dalle annate; in generale avviene da metà novembre ad aprile.

I terreni si estendono su una superficie complessiva di 230 ettari all'interno di un'area vocata alla produzione di agrumi di qualità, ubicati nella fertile piana di Motta Sant'Anastasia (CT).



Inoltre la cooperativa fa parte delle 10 di cui si compone il Consorzio Produttori Ortofrutticoli Euroagrumi, costituito nel 1986 per promuovere e commercializzare l'offerta di grandi volumi di produzioni agrumarie del territorio.


"Quest'anno - sottolinea Olivieri - ancor più che nella campagna commerciale dell'anno scorso, il colore è rosso intenso perché le temperature sono scese in modo repentino pertanto l'escursione termica tra giorno e notte sta anticipando i processi di colorazione interna del frutto. Non trattiamo in alcun modo il frutto e anzi consideriamo l'utilizzo di trattamenti post raccolta dannosi dal punto di vista della qualità alimentare".



"Infatti, anche la lucidatura con le cere naturali o l'antimarcio possono inficiare irrimediabilmente la bontà dell'agrume che, attraverso i pori, assorbe i trattamenti. Per scelta aziendale ogni processo di lavorazione è tutto al naturale. Seguiamo il metodo della lotta integrata cioè trattamenti a un passo dal biologico e con un certo orgoglio posso affermare che abbiamo arance bellissime, che curiamo con tutta la delicatezza del caso. Per non far soffrire le piante per via delle anomalie climatiche sempre più frequenti, ci industriamo con l'esperienza; anche in questi giorni, a causa delle piogge che non arrivano, stiamo irrigando".

"L'estate 2017 in generale, soprattutto ad agosto, è stata una delle più calde degli ultimi 60 anni; le piante sono andate in sofferenza perché sono sensibilissime e per aiutarle a sopportare il caldo e lo stress le abbiamo irrigate di notte. Il risultato è che la natura ci ripaga della cura che le riserviaimo 24 ore su 24!".




L'azienda è attrezzata con un ampio stabilimento antistante uno spiazzale di 2000 metri quadrati, due celle frigo e un magazzino di 700 metri quadrati con tre linee di lavorazione. I frutti sono disponibili sul mercato dai primi di dicembre a fine aprile con quantità disponibili mediamente di oltre mille tonnellate l'anno. Il 30% del prodotto viene commercializzato in Italia tra Milano, Fondi e Bologna, mentre il 70% viene esportato in Francia, Svizzera, Belgio.

Tra i progetti futuri, la cooperativa ha in programma l'impianto di altre 45mila piante di questo meraviglioso frutto, non solo per implementare il fatturato, ma soprattutto per far conoscere al mondo tutte le peculiarità dell'arancia rossa siciliana.