Nettarine: il sottile confine fra qualita' e prodotto standard
Guarda il video!
Ma il passo in avanti non sta nelle chiacchiere, bensì in azioni concrete: raccogliere i frutti al momento giusto, nel compromesso fra gusto già accettabile e consistenza della polpa per ottenere qualche giorno di margine per la commercializzazione. Non è facile e servono le giuste varietà. Ieri mattina, 5 settembre 2017, abbiamo effettuato una visita in campo a Faenza (Ravenna), in uno degli areali più specializzati per la peschicoltura.
Presso l'azienda di Roberto Zardi abbiamo assistito alla raccolta della varietà Romagna Late. L'agricoltore coltiva 4 ettari di questa varietà, inseriti in un'azienda con decine di ettari di impianti. Dopo aver effettuato un primo stacco già nei giorni scorsi, ieri stava passando nuovamente per raccogliere le nettarine più grosse. L'agricoltore ha raggiunto un compromesso fra calibro, maturazione e consistenza, in modo da raggiungere un giusto punto di equilibrio. Abbiamo assaggiato una nettarina di quelle raccolte: era già buona, consistente, ma con un gusto tendente più all'acidulo che non al dolce.
A qualcuno possono piacere così; altri le preferirebbero più dolci. Ma questo è il compromesso. La varietà permette di attendere ancora alcuni giorni prima della raccolta perché la polpa rimane consistente, ma poi occorre fare i conti con ogni singola realtà aziendale, con la manodopera, con il rischio pioggia o grandine, con le richieste di chi commercializza. "Ora i prezzi sono buoni - ha detto l'agricoltore - e quindi siamo nel momento giusto per raccogliere".
Romagna Late, raccolta a una maturazione commerciale che soddisfa agricoltore, commerciante e consumatore
Sempre nella medesima mattinata ci siamo recati presso un'altra azienda che stava raccogliendo la varietà Romagna Mia, nettarina bianca profumata e di calibro elevato. Ma in questo caso l'agricoltore ha anticipato troppo la raccolta. Lo si vede dal colore delle nettarine, dal calibro ancora non elevato e, al gusto, dal sapore troppo acidulo. In questo caso l'equilibrio non è stato raggiunto e a rimanere penalizzato, rispetto alle potenzialità della varietà, sarà il consumatore. Fra l'altro, l'agricoltore ha diradato poco e irrigato in maniera non ottimale.
Raccolta non ottimale, con un anticipo di circa 7 giorni. Colore troppo chiaro per questa Romagna Mia, e calibro ben al di sotto delle potenzialità
Altro concetto emerso dalla visita in campo: produrre pesche e nettarine a settembre può essere remunerativo. In questi giorni, infatti, le scorte sono poche, mentre in luglio c'è un'elevata quantità di prodotto. Ma non bisogna "fregare" il consumatore: la cella frigorifera non fa il miracolo e, un frutto raccolto troppo acerbo, non potrà mai diventare buono tanto da invitare a ripetuti acquisti!