Fruitgrowing denuncia la mancata reciprocita' tra Italia e Nuova Zelanda circa il materiale vegetale nel kiwi
"Detenendo i diritti per tutto il mondo, esclusa la Cina - ci spiega Ruffo - stiamo chiedendo la protezione brevettuale in diversi stati, inclusa la Nuova Zelanda. Ebbene in questo paese hanno accettato la domanda di brevetto, ma come riferitomi dal corrispondente locale, per un periodo di ben 5 anni, non potremo spedire materiale vegetale per effettuare le prove agronomiche necessarie al rilascio del brevetto stesso, con evidente grave danno dovuto al blocco dell'importazione del materiale vegetale".
"La domanda che rivolgo a tutti, in primis al nostro Ministero delle politiche agricole è: come mai non è prevista la reciprocità tra i due paesi? Perché le aziende italiane sono penalizzate, anche se il materiale vegetale da spedire in Nuova Zelanda è certificato dalle nostre autorità fitosanitarie come esente da malattie (compreso Psa) e nonostante sia sottoposto al periodo di quarantena, come previsto in tutti gli altri Stati?".
La domanda appare lecita, se si pensa all'enorme quantità di materiale vegetale relativo al kiwi che la Nuova Zelanda esporta senza problemi in Italia. Attendiamo risposta.