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E sulle drupacee, la mancanza di un catasto penalizza la programmazione

'Opera' funziona: picchi di vendite di pere durante la pubblicita' in tv

L'aggregazione di prodotto "Opera", dedicata alla pera, sta portando frutti. Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, ha affermato che "avere il prodotto aggregato non solo permette di dialogare sullo stesso piano con la Gdo, ma dà modo di mettere in campo campagne pubblicitarie di notevole rilievo".

 

"Ad esempio - gli ha fatto eco il vice presidente Roberto Cera - abbiamo notato vendite in netto rialzo durante i giorni della campagna pubblicitaria in tv. Poi le vendite scendono quando non ci sono gli spot, ma restano a un livello superiore rispetto al momento ante pubblicità. Insomma, farsi conoscere e comunicare la qualità resta una regola basilare del commercio".



Circa l'idea di proporre un'altra "Opera" per altre categorie di prodotto, Vernocchi ha detto che "ci stiamo ragionando".

Vernocchi ha anche parlato dell'attuale crisi delle drupacee. Nel 2004 si assistette a un andamento di mercato simile. "A livello europeo, la sommatoria, presunta di frutta era più o meno quella stimata al giorno d'oggi, attorno ai 3 milioni di tonnellate. In questi 13 anni, però, sono cambiate molte cose. L'Italia ha ridotto del 25% la propria superficie a drupacee, la Francia del 50%. Per contro, la Spagna l'ha aumentata del 60%".

"E' difficile governare il mercato - ha precisato Vernocchi - ma noi in Italia neppure ci proviamo, dato che non abbiamo un catasto serio. Si fanno previsioni, ma nessuno può dire con certezza quanti ettari abbiamo investiti a frutteto".

Circa la drammatica situazione delle albicocche, con prezzi molto bassi, va segnalato che il 2017 è stato non solo un anno di "carica", ma le condizioni meteo hanno fatto sì che in fioritura ogni fiore allegasse, in tutte le varietà. Difficile il ripetersi, a breve, di un'annata simile. L'albicocco è soggetto, in genere, ad alternanza produttiva e, in fioritura, basta una pioggia per ridurre in maniera consistente il numero di fiori allegati.

Riguardo alle pesche e nettarine, secondo Vernocchi nelle prossime settimane dovrebbe registrarsi un miglioramento di mercato, in concomitanza con la minore pressione da parte del prodotto spagnolo.