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Per il 2018 previsti cambiamenti per migliorare la qualita'

Frutta nelle scuole: l'opinione del funzionario referente presso il Mipaaf

"Vi assicuro che non è facile gestire la fornitura di frutta a 1.280.000 bambini. I problemi logistici sono immensi, così come gli approvvigionamenti. Seguiamo con attenzione tutte le segnalazioni di delusione, ma nel complesso il Progetto Frutta nelle Scuole anche quest'anno presenta aspetti più positivi che non negativi".

Giovanni Di Genova, laureato in Scienze Agrarie, funzionario del Ministero delle Politiche Agricole e referente del Progetto Frutta nelle Scuole, ha risposto con cortesia e disponibilità alle nostre domande circa le perplessità emerse da molti genitori sulla qualità e provenienza della frutta.

FreshPlaza (FP): Come FreshPlaza, abbiamo recepito oltre 100 segnalazioni negative da parte delle famiglie sul progetto. Non le sembrano molte?
Giovanni Di Genova (GDG): Guardi, sono oltre 1,28 milioni i bambini coinvolti nel progetto. Se anche avete ricevuto 100 o 150 segnalazioni, mi sembra un numero assolutamente non significativo. Poi dovremmo parlare anche delle migliaia di famiglie soddisfatte che, quasi mai, segnalano nulla perché, giustamente, ritengono normale un servizio di qualità.



A sinistra, ciliege di calibro minuscolo e dal sapore molto slavato (da noi testate). A destra, le stesse ciliege (in cestino) offerte ai bambini, nel paragone con analogo prodotto locale (emiliano-romagnolo) di qualità medio/buona (foto GB)

FP: I genitori però lamentano frutta di scarsa qualità: muffe, grado di maturazione non ottimale, raccolte avvenute 10 giorni prima rispetto alle consegne, prodotto estero, calibri troppo piccoli di ciliegie, purea di mela che i bambini cominciano a odiare a 12 mesi. A voi non sono arrivate segnalazioni?
GDG: Siamo attentissimi a ogni segnalazione negativa che giunge alla nostra attenzione. Certo, non mancano i casi, e ogni Op viene subito segnalata quando ci sono incongruenze. Poi, a volte, sono le scuole che non sono abbastanza rapide nel distribuire la frutta e magari la lasciano fuori frigo per qualche giorno. E' anche capitato che alcuni genitori ci mandassero foto della frutta andata a male; ma in realtà il bambino l'aveva tenuta tre giorni nello zainetto. Insomma, i casi andrebbero valutati uno a uno.


Ci sono giunte diverse segnalazioni di perplessità da parte di genitori, secondo i quali la purea di mele non è gradita dalla maggioranza dei bambini. La foto ci è stata inviata da un collega giornalista, padre di un bambino che rientra nel progetto

FP: E su episodi come quello della frutta spagnola distribuita in zone di produzione come l'Emilia-Romagna o altre regioni?
GDG: Il bando non è nazionale, e neppure comunitario come lei ha riportato in un suo precedente articolo (cfr FreshPlaza del 29/05/2017). Lo era prima, adesso è mondiale, nel senso che la frutta potrebbe arrivare da qualsiasi parte del mondo. Capisce però che nessuno è interessato a importare frutta dall'estero, spendendo di più in trasporti, se non è obbligato. L'obbligo è dato dalla impossibilità di approvvigionamento in Italia, magari per condizioni meteo che hanno ritardato la raccolta, oppure perché non c'erano fornitori in grado di garantire uniformità del prodotto.

FP: Non si può fare nulla per migliorare la situazione? D'altronde non si può negare che qualche problema c'è...
GDG: Si può sempre migliorare. Per il prossimo anno andremo a modificare le verifiche circa il livello di maturazione della frutta. Già ci sono controlli, e già abbiamo fatto respingere delle partite perché non all'altezza. Ecco, andremo a potenziare e migliorare questo aspetto. Altro cambiamento sarà che il prossimo bando sarà solo Comunitario, nel senso che non ci sarà più la partecipazione economica del Ministero per le Politiche agricole italiano.