Santo Margarone (nella foto qui sopra), marketing manager di Agritalia, racconta: "Le produzioni provengono da terreni di proprietà e da aziende agricole associate. Abbiamo indirizzato le nostre forniture alla Gdo per cercare il binomio ideale distribuzione-consumo".
"La nostra filosofia - sottolinea Margarone - è: puntare innanzitutto all'estrema correttezza nei rapporti commerciali, cercando di conferire un prodotto di qualità massima che soddisfi le esigenze del consumatore. Sembrano obiettivi semplici e immediati, ma costano grandi sacrifici per tutti i collaboratori dell'azienda. Siamo consapevoli che soltanto raggiungendo certi standard di qualità ed efficienza è possibile essere credibili per restare sul mercato, ma soprattutto maturare la consapevolezza delle sfide dei prossimi anni".
Secondo quanto riferito dall'imprenditore, nonostante i volumi decisamente inferiori di questa stagione 2016/17, il calibro delle arance raccolte nelle zone primizie è risultato medio. Ciò soprattutto per quanto riguarda il prodotto proveniente da agrumeti già indeboliti dalla presenza del CTV-Citrus Tristeza Virus.
Per le arance rosse che arrivano invece dagli agrumeti sani, il calibro dei frutti risulta medio-alto. Gli agrumeti vecchi, in ogni caso, producono sempre meno, alternando campagne di sovrapproduzione ad altre di di carenza di volumi disponibili (come questa).
"Attualmente registriamo un calo delle produzioni del 50%. Stiamo tamponando grazie ai nuovi agrumeti che via via abbiamo impiantato. Siamo comunque ancora all'inizio della campagna commerciale".
"Il picco per la commercializzazione dell'arancia a polpa rossa è tra gennaio, febbraio e marzo. Quest'anno, a differenza dell'anno scorso, i prezzi in campagna sono superiori, mentre con la sovrapproduzione erano bassissimi. Per fare un esempio, mentre nel 2015 un prodotto medio-alto valeva tra 0,15 e 0,25 €/kg, quest'anno lo stesso prodotto vale da 0,40 a 0,50 €/kg. Poi dipende anche dalle quantità di prodotto per tipologia di cultivar".
"Si rilevano scarse quantità di Moro e Sanguinello, ma in realtà la maggior parte delle richieste commerciali riguardano il 're degli agrumi', cioè il Tarocco che fa l'80% del mercato, mentre Moro e Sanguinello solo il 20%. La particolarità del nostro prodotto è la pigmentazione, risultato del nostro particolare microclima, con forti escursioni termiche. Su questa particolarità tipica del territorio non abbiamo competitor".
"Se la Spagna - osserva Margarone - ci batte con l'arancia a polpa bionda, sulla varietà a polpa rossa loro non hanno un prodotto con caratteristiche di pigmentazione, bontà, profumo e aroma come il nostro. Conferiamo i nostri agrumi nei mercati italiani, per il 70% alla Gdo, 20% ingrosso, 10% Horeca. Tra gli obiettivi futuri puntiamo all'export in nord Europa in particolare, guardiamo a Paesi bassi, Gran Bretagna e Paesi scandinavi", conclude Margarone.
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