Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Hall 2.2. - Stand D 04

Gullino: dopo il kiwi biologico, e' arrivato il momento di investire sulla mela

"In un'annata con un'inferiore produzione italiana, si continua a sperare di ottenere risultati migliori in termini di prezzo e di vendite rispetto a un inizio campagna poco vivace; bisogna imparare sempre di più a fare i conti con il fatto che il kiwi non si coltiva solo in Italia ma anche in altre parti del Bacino del Mediterraneo altrettanto importanti come la Grecia oppure, anche se in misura minore, in paesi terzi come Turchia e Iran".

E' quanto dichiara a FreshPlaza Giovanni Gullino, direttore generale e direttore acquisti presso l'omonima azienda piemontese Gullino.

Secondo il manager, il mercato del kiwi Hayward si sta rivelando un po' atipico: la mancanza di prodotto non riesce a dare uno spazio soddisfacente alle richieste, lo smaltimento procede più lentamente del previsto nonostante il decumulo sia in linea con l'anno scorso.

"Non c'è una richiesta soddisfacente come avevamo sperato; oltre un certo livello di prezzi, i compratori sono diffidenti nell'acquisto. Anche sul mercato nordamericano, nonostante in partenza si mostrasse ricettivo, il mercato ora sembra appesantito così come in Asia.

Migliori aspettative per il termine della stagione
Secondo Gullino, è presumibile che si avrà una ripresa verso fine stagione, cioè quando, essendoci meno prodotto a livello europeo, le catene e gli importatori dovranno correre un po' di più per rifornirsi.

"Tutti gli operatori che esportano e mantengono le celle in funzione cercheranno di esportare lentamente. In tal modo si spera che aumenteranno prezzi e richieste. Speriamo che tutto ciò possa verificarsi verso la primavera. La buona qualità del prodotto dovrebbe aiutarci a mantenere livelli di prezzo e di vendita utili a soddisfare le esigenze dei nostri produttori. In confronto al 2016, tutti gli operatori termineranno le scorte in anticipo, da 15 giorni a 1 mese".



"Complessivamente, siamo abbastanza contenti della nostra campagna commerciale – continua Giovanni Gullino - in quanto abbiamo clienti consolidati con cui collaboriamo da anni, perciò non possiamo dire di essere scontenti. Però possiamo confermare che i risultati al momento sono inferiori alle aspettative. Si pensava che, mancando il 25% di prodotto italiano, i prezzi e le vendite sarebbero state superiori a quelle che effettivamente sono al momento.

"Dobbiamo cercare di distinguerci dal punto di vista qualitativo e del marketing, altrimenti rischiamo di finire tutti nello stesso calderone, dove non conta più l'origine di produzione o il Made in Italy. Dobbiamo essere sempre più bravi nel produrre, vendere e proporre il nostro prodotto. Dobbiamo essere meglio degli altri, altrimenti perdiamo delle fette di mercato", sottolinea l'imprenditore.



"La nostra è un'azienda che possiede il controllo su tutta la filiera, dalla produzione alla commercializzazione. Si sta lavorando con volumi limitati: questa situazione mi fa pensare che dobbiamo diventare ogni anno più bravi nella produzione, gestione, commercializzazione per soddisfare i produttori, la distribuzione, gli importatori e i consumatori".

Gullino import-export ha due magazzini, di cui uno dedicato al prodotto Zespri (cfr. Freshplaza del 04/12/2015) dove è situata anche la piattaforma logistica per la distribuzione del prodotto; in un secondo magazzino si lavora prodotto dei marchi Gullino e quello biologico.

Novità per il 2017
Vista l'esperienza ultra ventennale nel kiwi biologico dell'azienda Gullino, il 2017 rappresenta un anno di svolta per l'azienda che farà un importante investimento sulla lavorazione delle mele biologiche, puntando in particolare sulle mele biologiche prodotte in Piemonte.

Giovanni Gullino ci dice: "Il prossimo mese, presenteremo un'anteprima a Fruit Logistica sulla nuova linea delle mele bio, che saranno confezionate e commercializzate nella prossima campagna. Abbiamo studiato un modello di coltivazione a basso impatto ambientale per le mele biologiche in Piemonte e intendiamo far conoscere al mondo gli sforzi che il mondo produttivo piemontese sta facendo in questa direzione. Noi punteremo molto sulle mele bio facendo un grande investimento dal punto di vista tecnologico, macchinari per la lavorazione e confezionamento della frutta. L'attenzione rivolta verso il mondo produttivo sarà molto elevata, con una continua assistenza tecnica a tutti i nostri produttori per garantire la salubrità del prodotto ai nostri migliori clienti".

Sono previsti, oltre a un ampliamento delle strutture, una serie di nuovi impianti per la lavorazione delle mele biologiche che verranno raccolte nella stagione 2017, che segnerà l'inizio della linea melicola bio. "Il kiwi per noi è sempre in via di perfezionamento - ci spiega il manager – ora vogliamo trasferire la nostra esperienza e la nostra filosofia commerciale sulle mele e vogliamo investire le nostre risorse sia dal punto di vista della produzione sia dal punto di vista della commercializzazione".



L'azienda Gullino import-export sarà presente a Fruit Logistica 2017 presso Hall 2.2, Stand D 04, dove troverete Giovanni Gullino, Armando Peirone (responsabile vendite oltre oceano) e Saverio Principiano (responsabile vendite Europa).



Contatti:
Gullino Import-Export S.r.l.

S.S. 589 Laghi di Avigliana, 8/A
12037 Saluzzo (CN)
Web: www.gullino.it
Email: info@gullino.it