Italia, campagna kiwi 2016/17: previsto un calo produttivo del 20%
Tutti i principali bacini produttivi evidenziano una diminuzione, ma in modo particolare il Lazio, dove, dopo le cifre record dello scorso anno, si ritorna su una produzione più simile al 2014, -30% circa sul 2015.
In Piemonte e in Emilia Romagna il calo appare più lieve, rispettivamente pari al -9% e al -14%. Più incisivo invece il calo in Veneto, dettato quasi esclusivamente dal problema dell'asfissia radicale, molto presente nella provincia di Verona. Nel complesso delle altre regioni da segnalare un'offerta inferiore soprattutto nelle aree del Sud, in particolare in Calabria, nonostante l'aumento delle superfici investite.
"Dopo un'annata difficile per il kiwi italiano - dichiara Elisa Macchi, direttore di CSO ITALY - caratterizzata da una produzione elevata, si ritorna quest'anno su livelli più contenuti. Il prodotto dovrebbe presentare buone caratteristiche di conservabilità, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e quindi ci sono tutti i presupposti per un mercato vivace. Il kiwi è una delle produzioni frutticole più importanti di cui l'Italia detiene il primato produttivo e che sta vivendo, proprio in questi anni, un rinnovato interesse da parte dei coltivatori orientato anche verso nuove varietà, soprattutto a polpa gialla".