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Resoconto incontro tecnico a Cesena: utilizzo su melo di reti antigrandine fotoselettive Iridium®

Sono sempre più frequenti in Italia campi protetti da reti antigrandine fotoselettive Iridium® (Agritenax Srl, Eboli - Salerno), un innovativo strumento tecnico che coniuga la capacità di modificare in parte lo spettro luminoso a una effettiva ed efficace protezione attiva delle colture.

L'innovazione a volte può generare dubbi e timori, per dissolvere i quali l'azienda produttrice ha finanziato una serie di sperimentazioni in campo coordinate dal Prof. Davide Neri del D3A (Dipartimento di scienze Agrarie Alimentari e Ambientali) dell'Università Politecnica delle Marche.

Le prove sperimentali hanno interessato varie cultivar di melo in diversi areali frutticoli d'Italia. Campi prova sono presenti in Piemonte con l'intervento del CReSO a Saluzzo (provincia di Cuneo) su melo Jeromine e in Romagna a Ravenna su melo Fuji presso l'azienda di un socio Apofruit. Alcuni rilievi sono stati operati anche su frutteti commerciali in cui sono state confrontate solo alcune reti fotoselettive suddivise in grossi parcelloni dimostrativi, in particolare su melo Rosy Glow a Imola (provincia di Bologna) (vedi foto qui sotto).



In un recente incontro tecnico tenutosi a Cesena (FC), i relatori, il prof. Davide Neri e il dr Michele Bravetti, sono stati introdotti da Mauro Quattrocchi, responsabile commerciale Tenax di cui Agritenax è la Divisione agricoltura.


Nelle foto sopra e sotto, il prof. Davide Neri.



Una breve introduzione sulla fisiologia delle piante e in particolare della fotosintesi è stata utile per capire dove effettivamente si possano attendere influenze da parte delle reti antigrandine Iridium®.


Il dr Michele Bravetti.

Infatti le reti fotoselettive sono coperture che sembrano colorate per l'occhio umano in quanto influenzano l'intensità e lo spettro del flusso luminoso, accentuando l'incidenza percentuale nella luce trasmessa di alcune bande del visibile risultando di conseguenza colorate (blu, giallo, rosso), oppure appaiono bianche brillanti e permettono il raggiungimento della massima diffusione della luce convertendo la radiazione diretta in radiazione diffusa favorendone l'ottimale penetrazione all'interno della chioma (reti perla).


Mauro Quattrocchi, responsabile commerciale Tenax.

Tra i dati in seguito illustrati è apparso interessante l'influenza delle reti Iridium® sulla temperatura sotto copertura, infatti da misure operate in giugno sembra che le reti fotoselettive facciano registrare temperature più alte rispetto alla tradizionale rete nera, aspetto che può essere interessante soprattutto in primavera dove uno o due gradi in più possono agevolare un celere sviluppo delle piante (vedi grafico qui sotto).



Altro dato strumentale di sicuro interesse è il Flusso di Fotoni Fotosintetici (PPF, photosynthetic photon flux) ovvero la quantità di luce utile alla fotosintesi (Pn, photosynthesis net) espressa come flusso di fotoni per tempo e unità di superficie. Sotto reti fotoselettive la quantità di luce utile per la fotosintesi non è mai risultata minore in nessuno dei campi sperimentali, anzi in genere le reti, per il minor fattore di ombreggiamento, permettono il passaggio di più luce e dunque una maggior possibilità di fare fotosintesi (vedi grafico qui sotto).



A questo punto è lecito chiedersi cosa produca questa maggior potenzialità fotosintetica. Le varietà in questo caso sembrano rispondere in modo differente. Per esempio a Ravenna, la mela Fuji si è avvantaggiata di questa maggior illuminazione migliorando la propria colorazione risultata mediamente più rossa e non presentando frutti gialli, sotto reti chiare come perla o gialla. La mela Jeromine sotto reti fotoselettive in Piemonte ha accumulato più zuccheri, ovvero un maggior residuo secco rifrattometrico rispetto ai frutti sviluppatisi sotto rete nera. La mela Rosy Glow ha accumulato più sostanza secca sotto rete Iridium® gialla rispetto a rete tradizionale grigia (vedi grafico qui sotto) inoltre sembra permettere un leggero anticipo di maturazione.



Ha suscitato interesse anche l'utilizzo dei teli riflettenti Covertex® sia da soli che associati a reti fotoselettive. I teli riflettenti vengono stesi nell'interfila e permettono di riflettere verso la parte bassa delle chiome una buona parte della luce che altrimenti andrebbe persa, di fatto aiutando proprio quel settore della pianta che più spesso presenta problemi di colorazione dei frutti, soprattutto nelle forme di allevamento alte.


Foto sopra e sotto: la sala dell'incontro tecnico.



Infine è stato proposto l'utilizzo delle reti Iridium® come barriera anti insetto per il controllo della carpocapsa o di altre tignole come la piralide. Prove interessanti in merito a questo utilizzo sono state condotte in Piemonte dal CReSO di Cuneo.

Articolo e immagini di M. Bravetti

Per maggiori informazioni:
AGRITENAX Srl
Via Maestri del Lavoro
Zona Industriale
84025 Eboli (SA)
Tel.: (+39) 0828 332978
Fax: (+39) 0828 361955
Email: agritenax@agritenax.com 
Web: www.tenax.net
Data di pubblicazione: