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Radicchio Rosso IGP: -20% di produzione per la troppa pioggia

Le abbondantissime piogge autunnali hanno fatto strage del Radicchio Rosso IGP: -20% di produzione secondo Paolo Manzan, presidente del Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Treviso e variegato di Castelfranco. Il che si traduce in circa 50 tonnellate di pregiato IGP che sono andate irrimediabilmente perdute.

"Le precipitazioni così abbondanti nei mesi di settembre e ottobre hanno provocato nei campi il marciume di numerose piante, che non è stato evidentemente possibile recuperare", chiarisce Manzan.

Come se non fossero bastate le piogge, a rallentare la produzione di Radicchio Rosso IGP, che nella Bassa Trevigiana ha una delle sue culle, ci si è messo pure il caldo, che ha accompagnato tutto l'autunno.

Proprio le temperature pressoché primaverili delle scorse settimane hanno influito sulla pezzatura delle prime varietà di radicchio: le piante sono infatti rimaste più piccole rispetto allo standard. Ora i produttori della cicoria trevigiana confidano nelle temperature rigide, condizione necessaria perché il prodotto assuma quelle caratteristiche che lo rendono unico nel panorama gastronomico. L'importante è che non ci sia troppo freddo, altrimenti il rischio è di compromettere l'annata.

Nonostante la flessione della produzione, secondo il direttore del Consorzio Manzan il prezzo del Radicchio Rosso IGP si attesta su livelli medi. E proprio la difficoltà dei produttori a soddisfare i picchi di richiesta del mercato, anche a causa della forte influenza del clima sul radicchio, ha pesanti ripercussioni in termini economici. "Perdiamo le commesse dall'estero, soprattutto dalla Germania, dalla Polonia, dalla Russia", chiarisce Manzan, "E tutto perché non riusciamo a garantire la continuità nelle forniture".
Data di pubblicazione: