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Apo Conerpo: il resoconto dell'evento per festeggiare il decennale di Naturitalia

Ieri, martedì 11 dicembre 2012, presso la Sala soci della O.P. Apo Conerpo a Villanova di Castenaso (BO), Naturitalia (una delle due "business unit", insieme ad Alegra, di Apo Conerpo) ha festeggiato i suoi dieci anni di attività in un evento in cui sono stati ricordati i risultati raggiunti in questo decennio, ma, soprattutto, presentati i progetti di sviluppo futuro della società.

Come ha dichiarato il presidente Roberto Cera: "Nata nel 2002 come società commerciale del Gruppo ortofrutticolo Apo Conerpo, con l'obiettivo di sviluppare nuovo business e al tempo stesso garantire risposte rapide e flessibili a trade e consumatori, Naturitalia ha visto costantemente aumentare la propria base sociale come pure la produzione, arrivata a quota 150.000 tonnellate, e il volume d'affari, che oggi si attesta sui 120 milioni di euro".



"Tutti i nostri prodotti sono ottenuti con le più moderne tecniche di coltivazione, nelle aree più vocate del paese e sono quindi caratterizzati dalla massima naturalità e da un elevato livello qualitativo - ha continuato Cera. - Naturitalia è un sistema integrato di aziende agricole specializzate nella produzione di frutta e ortaggi e vanta nella propria compagine associativa alcune delle realtà italiane più rappresentative dell'intero settore".

"Tra i prodotti di punta spiccano kiwi, verde e giallo, pere, pesche, nettarine, uva, patate, cipolle e pomodori. Grazie al mix vincente formato da questa offerta estremamente ampia per numero di referenze e volume delle produzioni e da una ricca gamma di servizi, tra i quali i programmi commerciali personalizzati, la regolarità di fornitura e la segmentazione, Naturitalia si conferma anche un partner moderno, dinamico e qualificato dei più autorevoli gruppi distributivi italiani e internazionali".


Un momento della relazione di Roberto Cera.

"Negli ultimi anni – ha spiegato il direttore generale, Gabriele Ferri – oltre a consolidare la presenza sul mercato italiano, la nostra società ha registrato uno sviluppo significativo all'estero, in particolare in Germania, ma anche in Asia, nel Medio Oriente, nell'Est europeo e nei paesi di oltremare. Abbiamo puntato con decisione sulla strada dell'internazionalizzazione al fine di incrementare ulteriormente gli sbocchi commerciali, così da garantire ai soci un'adeguata remunerazione attraverso la migliore valorizzazione dei prodotti conferiti".

"Alla luce dei brillanti risultati ottenuti fino ad oggi – ha aggiunto Ferri –proseguiremo in questa direzione con l'obiettivo di conquistare nuovi mercati, quali Cina, India e Sud America. Tutto ciò senza trascurare le aree già presidiate con successo, come l'Europa dell'est e la Russia, che rappresentano uno sbocco sempre più importante per la nostra produzione ortofrutticola".

"L'accesso a nuovi mercati è però subordinato all'eliminazione delle barriere fitosanitarie che ancora ostacolano l'ingresso dei nostri prodotti in numerosi paesi" ha specificato Ferri, riferendosi ad esempio al divieto di esportare mele e pere italiane negli Stati Uniti.


Lo sviluppo delle vendite dal 2003 al 2012: +10% nei volumi di vendite e +14% di fatturato.


Nel 2012, il prodotto più venduto in termini di volumi, è la patata, seguita da nettarine e kiwi mentre, in termini di valore, il kiwi precede patate e nettarine.

"Oltre all'individuazione di nuove opportunità commerciali per la produzione dei nostri associati – ha proseguito il direttore di Naturitalia – per rispondere alle sfide di un mercato sempre più competitivo nei prossimi anni aumenteremo ulteriormente gli investimenti nel settore della ricerca e dell'innovazione con la proposta di nuove varietà di kiwi, pesche e nettarine, ma anche di nuovi prodotti, come frutta e verdura di quarta gamma, e con il lancio della nuova pera rossa Falstaff".


La pera Falstaff, insignita del premio all'innovazione durante l'edizione 2012 di Macfrut.

Internazionalizzazione, innovazione di prodotto ma anche comunicazione. Rivolgendosi espressamente al CSO Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara, Gabriele Ferri ha auspicato per il futuro una campagna di informazione e promozione non più generica e generalista ma espressamente rivolta al consumatore, definito "il vero finanziatore del produttore".



"Finora le attività di comunicazione, parlando di tutti e mai del produttore, non sono state incisive né hanno dato impulso alle vendite. Dobbiamo invece lavorare per la soddisfazione del consumatore, soprattutto sfruttando meglio l'attenzione oggi rivolta al salutismo".


Come anche Pietro Fabbri, presidente di EuorpFruit, e Patrizio Guerzoni, primo presidente di Naturitalia, Davide Vernocchi (in piedi nella foto), presidente di Apo Conerpo, ha voluto essere presente ai festeggiamenti.

Per celebrare il proprio decennale in un'ottica di responsabilità sociale d'impresa, Naturitalia ha deciso di sostenere il Cefa Onlus nella realizzazione di alcuni pozzi in Sud Sudan per dotare di acqua potabile i villaggi della contea di Rumbek. Un'opera particolarmente importante perché finalizzata a migliorare le condizioni di vita di questo paese africano, dove si registra la mortalità infantile più alta del mondo e dove ben il 47% della popolazione è malnutrita.



"Abbiamo scelto di affiancare questa Onlus bolognese che opera in molti dei paesi più poveri del pianeta per aiutarli a vincere la fame e il sottosviluppo – ha spiegato il presidente di Naturitalia, Roberto Cera – in quanto la sua azione si è sempre basata sul modello cooperativo. Una formula che ha consentito di ottenere brillanti risultati in termini di riduzione della povertà, aumento dell'occupazione e della coesione sociale, da sempre obiettivi prioritari anche per la cooperazione. L'auspicio quindi è che questo piccolo gesto di solidarietà possa favorire lo sviluppo del Sud Sudan".


Il presidente di Naturitalia, Roberto Cera, consegna l'assegno di solidarietà al presidente del Cefa Onlus, Patrizia Farolini.



E' toccato a Maurizio Gardini, presidente Fedagri/Confcooperative e, come ha ricordato il presidente Cera, socio fondatore di Naturitalia il compito di chiudere i lavori.

"In questo momento di grande crisi e difficoltà – ha detto Gardini - non deve venire meno quel senso di speranza e di realismo per guardare avanti con un cauto ottimismo, partendo da strutture e situazioni acquisite. La situazione attuale si presenta decisamente complessa, ma dalle criticità dobbiamo saper cogliere le opportunità per offrire ai nostri soci risposte puntuali di fronte al nuovo scenario socio-economico, in continua e profonda trasformazione".



Secondo Gardini: "Uscendo dal mercato delle commodities – cosa che la frutta rischia di essere diventata – si deve giungere a una politica della differenziazione delle nostre produzioni per dare nome, anima e storia ai prodotti agricoli di qualità, così da recuperare valore aggiunto e arrivando direttamente sulla tavola dei consumatori di tutto il mondo".

"Su questo fronte – ha affermato Gardini – la cooperazione è sempre stata impegnata in prima linea e anche oggi può fornire un importante contributo per valorizzare adeguatamente il prodotto di qualità realmente italiano".

"In questo senso – ha proseguito Gardini - occorre respingere le proposte che vanno nella direzione contraria alla aggregazione e concentrazione dell'offerta per garantire un futuro all'ortofrutta italiana. Risulta pertanto indispensabile difendere a tutti i costi la Ocm e le organizzazioni dei produttori, dicendo no al premio unico che non costituisce un modello imprenditoriale".

"Occorre invece – ha concluso Gardini – un progetto serio di ristrutturazione del comparto agricolo, di semplificazione e di efficienza che consenta di non sprecare risorse preziose con servizi non indispensabili alla crescita dell'impresa ortofrutticola".