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"Ciliegia e Consorzio di Vignola: una "frequentazione di vita"


Nato il 16 dicembre 1965, il Consorzio della Ciliegia Tipica di Vignola si configura come consorzio volontario, dotato di un proprio Statuto nel quale vengono fissati gli scopi, la zona di produzione, le norme di ammissione e i relativi diritti e doveri dei consorziati, nonché tutte le regole e gli organi necessari per il funzionamento e il raggiungimento degli scopi prefissati.

Tali scopi consistono sostanzialmente nelle azioni di: promozione, tutela e valorizzazione della produzione e della commercializzazione della ciliegia nella zona tipica; tutela della denominazione mediante l’adozione di marchi di produzione e commercio; salvaguardia della tipicità e delle caratteristiche peculiari delle ciliegie nella zona tipica. Con particolare riguardo alla promozione e pubblicità per il consumo delle medesime.

In questi anni lo statuto è stato più volte aggiornato fino al 1992, quando il Consorzio ha esteso la propria tutela alla susina, diventando Consorzio della ciliegia della susina e della frutta tipica di Vignola.

Il comprensorio della ciliegia tipica di Vignola comprende 2.028 aziende, di cui 1.346 in provincia di Modena e 682 di Bologna. Di queste, 960 (il 47%) tra le più rappresentative a livello qualitativo e quantitativo rientrano nel Consorzio di tutela di Vignola. La produzione del comprensorio si aggira sulle 5.000 tonn.

La ciliegia di Vignola non presenta problemi di commercializzazione, l’offerta non va oltre la domanda e, di conseguenza, non si presenta sovrapproduzione; un trend di mercato che è previsto stabile nei prossimi cinque anni.

I soci del Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola devono sottostare ad un regolamento che disciplina l’intera filiera produttiva del comprensorio; gli articoli dedicati alla ciliegia riguardano i confini della zona di produzione, le varietà ammesse al marchio, le caratteristiche qualitative dei frutti, le percentuali di difetti ammessi nelle varie categorie commerciali, le norme di confezionamento. Grande attenzione viene posta all’elevata qualità del prodotto e tutte le ciliegie confezionate con il marchio Vignola sono sottoposte a controlli.

Ciliegia di Vignola IGP
Il Consorzio della ciliegia della susina e della frutta tipica di Vignola si è fatto ente promotore per la richiesta del marchio di riconoscimento europeo di Indicazione geografica protetta.

Lo scorso 11 novembre si è svolta la riunione di pubblico accertamento per la Ciliegia di Vignola IGP, che ha permesso al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di verificare la rispondenza del Disciplinare proposto agli usi leali e costanti previsti dal regolamento (CE) 510/2006.

Il disciplinare soggetto è stato approvato all’unanimità e il 3 dicembre 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 283. La documentazione è ora a Bruxelles in attesa del parere della Commissione europea.

Nella foto sopra, Andrea Bernardi, Presidente del Consorzio.

Il ciliegio a Vignola
La zona del comprensorio è caratterizzata dal tratto pedemontano del fiume Panaro e altri corsi d’acqua minori, una fascia dove le caratteristiche pedoclimatiche particolari sono assai favorevoli alla coltivazione del ciliegio.

Il clima fresco e scarsamente continentale - con precipitazioni primaverili abbondanti ed estati mai troppo siccitose - e i terreni alluvionali eccezionalmente fertili, come quelli freschi e profondi della collina, hanno contribuito alla diffusione di questa specie che predilige stazioni fresche e terreni neutri o subacidi. Queste condizioni si realizzano in gran parte nel comprensorio della ciliegia tipica, e per tale motivo la specie ha trovato un ambiente ideale che ha permesso la sua diffusione e la conseguente affermazione.

L’eccezionalità dell’ambiente è dimostrata dalla scarsa riproducibilità delle caratteristiche fondamentali di queste varietà citate (Durone dell'Anella, Durone della Marca, Durone Nero I, Durone Nero II, Mora di Vignola e poche altre) in ambienti diversi; tali habitat non sono comunque mai in grado di esaltare le caratteristiche per le quali sono state selezionate. Viceversa è spesso riscontrabile un miglioramento, soprattutto per quanto riguarda colorazione e consistenza della polpa, in varietà di provenienza extralocale coltivate nel comprensorio.

Non di minore importanza è la professionalità dei cerasicoltori, che ancora oggi applicano alle tecniche di produzione, raccolta e confezionamento il patrimonio di conoscenze che si è andato accumulando nel corso del tempo.

Di fatto, pur rilevandosi una naturale tendenza all’innovazione di processo, la raccolta, la cernita e il confezionamento vengono effettuati rigorosamente a mano da personale esperto che ha con il ciliegio una "frequentazione di vita". Questa professionalità è un aspetto culturale disceso direttamente dalla tradizione; un saper fare che si è tramandato di generazione in generazione e che oggi consente di aggiungere, ad un prodotto già eccezionale, un plus che fa distinguere le ciliegie provenienti dal comprensorio di Vignola da quelle di qualsiasi altra zona.

Nel comprensorio di Vignola sono presenti diverse strutture per la commercializzazione dei prodotti frutticoli: il Mercato Ortofrutticolo, tre cooperative e numerosi operatori privati.



Il Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola figura tra gli Enti organizzatori del Convegno nazionale del ciliegio "Innovazioni di prodotto e di processo per una cerasicoltura di qualità", che si terrà dall’8 al10 giugno prossimi a Vignola. Si ricorda che la partecipazione al convegno è gratuita e che la pre-iscrizione è obbligatoria. Per maggiori informazioni, per iscriversi e per consultare il programma definitivo del convegno: www.ciliegio.unibo.it